Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Mănăstioara e Pădureni (Moldavia).
Siret è uno dei principali posti di confine, sia stradale che ferroviario, della Romania con l'Ucraina; in particolare la stazione ferroviaria di confine è una delle poche del Paese dotata di attrezzature che consentono la variazione dello scartamento e quindi il passaggio dallo scartamento standard delle ferrovie romene e quello più ampio delle ferrovie ucraine senza necessità di trasbordo.
Nel periodo 1211-1225, su una collina nei pressi di Siret, fu costruita una fortezza dai Cavalieri Teutonici. La città e il castello teutonico furono distrutti nel 1241 nel corso dell'invasione mongola della Russia. Siret viene menzionata per la prima volta nei documenti storici nel 1334.[2] Siret è stata la capitale del Principato di Moldavia dal 1343 al 1388 e sede di diocesi cattolica dal 1371 al 1434.
Siret è menzionata come città russa in Valacchia nell'elenco delle città russe (1370-1390).
Nel 2022 in conseguenza dell'invasione dell'Ucraina da parte delle Forze armate russe, Siret diventa uno dei centri di primo accoglimento dei profughi ucraini.[3]