Il quartiere ebraico di Venezia, il ghetto, tra il 1516 e il 1797 ha ospitato diverse comunità ebraiche provenienti da vari luoghi dell'Europa e del Mediterraneo. Nel ghetto si stabilirono comunità di rito ashkenazita, Italiano e sefardita, a loro volta divise a seconda della provenienza: c'erano, quindi, ebrei dell'Europa nord-orientale, della Francia del sud, dell'Italia meridionale, della Turchia e delle isole greche (Natione Levantina) e della Spagna e Portogallo (Natione Ponentina). Ognuna di queste cinque comunità allestì un proprio luogo di culto per mantenere le proprie abitudini rituali immutate.
Alcune delle cinque sinagoghe sono visitabili grazie alle visite guidate del Museo Ebraico di Venezia. Le sinagoghe aperte regolarmente al rito sono alternativamente le due sefardite: nel periodo freddo è attiva la Levantina e in quello caldo la Spagnola.
Scola Grande Tedesca
Tempio di rito ashkenazita, l'allestimento della Scuola Grande Tedesca è iniziato nel 1527-28. Venne poi interamente ristrutturata in stile tardo-barocco nel '700. La scola presenta una forma trapezoidale che la rende singolare rispetto alle altre sinagoghe di forma rettangolare. La bimah e l'Aron Ha-Kodesh sono in posizione opposta; la bimah era originariamente posta al centro della stanza, ma venne spostata ai primi dell'800 per evitare che problemi statici; lo spostamento della bimah ha comportato la chiusura dall'interno di due delle 5 finestre che risultano ancora tutte visibili dall'esterno. Il matroneo ellittico si inserisce perfettamente nella pianta irregolare della sinagoga. La Scola è all'ultimo piano in un palazzo del Campo Ghetto Novo, in posizione opposta alla Casa di Riposo Israelitica è distinguibile per le cinque finestre e due scritta in ebraico sopra queste ultime.
Fondata tra il 1531 e il 1532, la Scuola Canton è anch'essa una sinagoga di rito Ashkenazita collocata in Campo Ghetto Nuovo nell'edificio d'angolo del campo. Dall'esterno è riconoscibile per la cupoletta in legno della bimah e, dal versante del canale, per un'iscrizione in ebraico. Questa è stata la prima scola di Venezia ad avere Aron Ha-Kodesh e bimah in posizione opposta. I banconi per i fedeli sono posizionati lungo i lati lunghi della stanza. Il matroneo è posto sopra l'entrata lungo un solo lato della sinagoga. Lo stile barocco, con aspetti del rococò, così come probabilmente la collocazione del matroneo, deriva da interventi di restauro settecenteschi. La Scola Canton è considerata unica in Europa per otto pannelli con bassorilievi lignei che raffigurano eventi biblici: la città di Gerico, il passaggio del Mar Rosso, l'altare dei sacrifici, la manna, l'Arca sulle rive del Giordano, Korak, il dono della Torah e Mosè mentre fa fuoriuscire l'acqua dalla roccia. Il nome Canton ha due possibili origini: la famiglia Canton, che ha fortemente voluto il tempio; o il luogo in cui esso è stato allestito: un angolo, chiamato "cantón" in dialetto veneziano.
La Scola Canton è visitabile grazie alle visite guidate del Museo Ebraico di Venezia.
Questa sinagoga è ancora attiva per il rito nei mesi freddi. Nei mesi in cui non è attiva per il culto è visitabile grazie alle visite guidate del Museo Ebraico di Venezia.
Scola Ponentina o Spagnola
La Scola Ponentina o Spagnola è stata fondata nel 1581 dalla comunità sefardita di origine spagnola e portoghese, espulsa dalla Spagna nel 1492. È la più grande delle sinagoghe veneziane. Situata nel campiello delle scole di fronte alla Scola levantina è riconoscibile per le finestre con vetri colorati e un grande portone in legno. Scola ad impianto bifocale è sovrastata da un matroneo ellittico che percorre tutta la sala. Molto probabilmente il restauro barocco venne seguito, come nel caso della Scuola Levantina, dalla bottega di Baldassare Longhena. Il soffitto è riccamente lavorato mentre il pavimento è composto da formelle bianche e grigie. L'interno è arricchito da tre grandi lampadari posti nel centro della sala. Ricostruita nel '600 e restaurata nell'800 è ancora utilizzata per il culto nel periodo primaverile ed estivo. Nei mesi in cui non è attiva per il culto è visitabile grazie alle visite guidate del Museo Ebraico di Venezia.