Simone Facchinetti (Bergamo, 1972) è uno storico dell'arte e critico d'arte italiano.
Simone Facchinetti è uno studioso soprattutto di storia dell'arte lombarda. Ha conseguito la laurea nel 2000 presso l'Università degli Studi di Milano in Storia dell'arte Moderna e un Dottorato di ricerca su Carlo Braccesco di Roberto Longhi, curandone l'edizione critica (Guanda, 2008). Nel 2002 ha vinto il Premio Internazionale Sergio Polillo.[1]
Dal 2000 al 2018 è stato Conservatore del Museo Adriano Bernareggi a Bergamo. Dal 2019 insegna Storia dell'arte Moderna presso l'Università del Salento, dove è professore associato.[2][3] Ha curato per la Royal Academy of Arts di Londra, con Arturo Galansino, la mostra dedicata a Giovan Battista Moroni nel 2014.[4] Per la stessa istituzione ha co-curato nel 2016 In the Age of Giorgione. Nel 2019 ha co-curato, alla Frick Collection di New York: Moroni. The Riches of Renaissance Portraiture, nonché altre mostre.[5] Tra queste meritano di essere ricordate la monografica su Paris Bordon ai Musei Civici di Treviso, nel 2022,[6] e Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo alle Gallerie d'Italia a Milano, nel 2023,[7] sempre co-curate con Arturo Galansino. Collabora con Alias-D del il manifesto e con "Il Giornale dell'Arte". Dal 2020 insegna anche all'Università degli studi di Bergamo.[3]
Il suo studio approfondito sulle opere di Giovan Battista Moroni lo ha portato alla pubblicazione delle opere complete dell'artista albinese,[8] oltre alla curatela della mostra sopra citata.[7]
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