«Qualcuno disse a Stilpone che la sua figlia era un disonore per lui, ma egli di rimando: Non più di quanto io sono un onore per lei.»
(Diogene Laerzio, II 114)
Purtroppo ci resta solo questa notazione della vita privata, più che le opere o il pensiero. Tuttavia sempre Diogene riporta il pensiero di Filippo di Megara secondo cui:
«Da Teofrasto attrasse a sé Metrodoro il Teoretico e Timagora di Gela, da Aristotele cirenaico, Clitarco e Simmia, e, per quanto riguarda i dialettici, attrasse a sé Peonio da Aristide; Difilo del Bosforo figlio di Eufanto e Mirmece figlio di Esseneto erano venuti da lui per confutarlo, ma divennero suoi devoti seguaci.»