Uno sherpa è un diplomatico rappresentante personale di un capo di Stato o di un capo del Governo che prepara un vertice internazionale, come quelli del G7 e del G20, e negozia la dichiarazione finale dei leader. Alle riunioni partecipano anche gli sherpa dei paesi invitati dalla presidenza di turno e delle Organizzazioni internazionali. Gli sherpa hanno competenza diretta sui temi non economici, come ad esempio: il commercio, lo sviluppo, l'energia e la lotta al cambiamento climatico, il contrasto alla corruzione e la disoccupazione. I Ministri delle finanze e i Governatori delle Banche centrali si occupano dei temi economici e finanziari che vengono precedentemente analizzati dagli sherpa.[1][2] Gli sherpa, a loro volta, sono assistiti dai sous-sherpa (o assistenti degli sherpa),[3][1][2] nel 2005 riconosciuti dall'Unione Europea come «sottogruppo sherpa».[4]
Origine del termine
Il termine sherpa è un'allusione agli sherpanepalesi, per la loro attività di trasportatori nelle spedizioni alpinistiche in Himalaya, come metafora della partecipazione ai "vertici internazionali".
^(FR) Estelle Ardouin, Sherpas et sommets des 7, su g7.sciencespo-lyon.fr, Institut d'Etudes Politiques de Lyon, 1996 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2017).
^(EN) Robert Armstrong, Summits: A Sherpa's Eye View, in «Montague Burton lecture on international relations», n. 44, 1991, p. 37.
^Ufficio del Consigliere diplomatico, su Presidenza del Consiglio dei Ministri, 21 luglio 2021. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2021).