Proveniente da una famiglia illustre, visse tra intrighi imperiali e congiure[1].
Sposò il senatore e amico dell'imperatore ClaudioLucio Vitellio il Vecchio che fu console nel 34, nel 43 e nel 47. Egli fu messo a capo di Roma mentre Claudio si recò in Britannia.
Lucio Vitellio il Vecchio morì nel 51 lasciando sola Sextilia con i due figli.
Aulo diventa imperatore
Sextilia e Galeria Fundana, moglie di Aulo, rimasero a Roma dopo che Aulo Vitellio si recò in Germania. Dopo la morte di Galba, avvenuta il 2 gennaio 69 le truppe della Germania Inferiore acclamarono Vitellio imperatore.
Morte
A Roma, Sextilia e Galeria Fundana erano in pericolo, poiché Marco Salvio Otone, nemico di Aulo, bramava il trono.
Dopo che Otone aveva minacciato di uccidere Aulo e la sua famiglia, il futuro imperatore sconfisse Otone, e al suo arrivo a Roma proclamò Sextilia Augusta dell'impero, cioè imperatrice[2].
Non tutte le legioni, però, riconoscevano Vitellio come imperatore: infatti, le legioni orientali acclamarono imperatore Tito Flavio Vespasiano, che sconfisse Vitellio in battaglia e lo uccise.
Sextilia morì prima che i suoi figli fossero uccisi nel dicembre del 69[3].
Note
^Svetonio, De vita Caesarum 3.1; cfr. Tacito, Historiae 2.64.2.