Tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60 il suo lavoro mostra l’influenza del cubismo, della pittura metafisica di Giorgio de Chirico e della pittura tedesca degli anni ’20 , avendo l’opportunità di frequentare maestri come Conrad Felixmὒller, Otto Dix e Ludwig Meidner.[3]
A partire dalla seconda metà degli anni ’60 i suoi dipinti adottano uno stile più narrativo ispirato da elementi molto eterogenei: il cinema (specie i film di Hitchcock e i noir americani), la fotografia, la pubblicità, i rebus della ”Settimana Enigmistica” ed i fumetti, sia americani che italiani (Diabolik) dalla cui lettura deriva una concezione più sintetica e dinamica della composizione dei suoi quadri. Ne scaturisce una visione metafisica, “borghese” e misteriosa del quotidiano.
La sua attività espositiva inizia a Roma nel 1960 con una personale alla galleria l’Albatro: la prima mostra personale fuori d’Italia è del 1973 alla Neue Mὒnchner Galerie di Monaco di Baviera, mentre nel 1977 tiene la sua prima mostra a Parigi alla galleria Liliane François, inaugurando così un lungo percorso espositivo nella capitale francese. A Parigi entra in contatto con letterati e poeti come Patrick Roegiers, Georges-Emmanuel Clancier, Jacques Baron e soprattutto Philippe Soupault, di cui illustra varie opere e di cui esegue un ritratto . Soupault dedica a Ceccotti due suoi testi, uno dei quali per la prima monografia dell’artista “L’insolite quotidien”. Sempre a Parigi Ceccotti ha preso parte negli anni a vari Salons: Jeune Peinture[4], Comparaisons, Salon d’Automne[5], Figuration Critique, ecc.
Dalla chiusura della galleria Alain Blondel, con cui ha collaborato per 24 anni, Ceccotti è rappresentato dal mercante Jean-Marie Oger. Fuori d’Europa ha tenuto due mostre personali a Buenos Aires (presso il Centro cultural Borges nel 2010 e l’Istituto italiano di Cultura nel 2015) ambedue a cura di Massimo Scaringella. Altre mostre personali in spazi pubblici e musei sono quelle tenute alla Galleria Comunale d’arte contemporanea di Arezzo nel 1987, allo Upplands Konstmuseum di Uppsala nel 1993, al Cloȋtre des Cordeliers di Tarascon nel 2003, alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado nel 2004, all’Università del Molise, Campobasso (a cura di Lorenzo Canova) nel 2012[6] e, infine, ai Musei di Villa Torlonia, presso il Casino dei Principi, nel 2014, una retrospettiva a cura di Cesare Biasini Selvaggi con circa settanta opere, dal 1958 al 2014.
In Italia l’artista ha preso parte a innumerevoli mostre collettive e rassegne, tra le quali due edizioni della Quadriennale di Roma (1986 e 1999)[7], ed è stato invitato al padiglione italiano della Biennale di Venezia, sezione Lazio, nel 2011[8].
È incluso nell’Allgemeines Kunstlerlexicon (1977), vol. 17, p. 446, e nel dizionario Bénézit, ed. francese (1999), tomo III, p. 397, ed. inglese (2006), vol. III p. 648.
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma; Musei Vaticani, Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Città del Vaticano[9]; MAMBO, Bologna; Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Arezzo; Pinacoteca “C. Barbella”, Chieti; Civica Pinacoteca, San Gimignano; Galleria Civica d’Arte Moderna, Santhià; Museo del Pattinaggio, Finale Emilia; Bibliothèque Nationale, Paris; Bibliothèque Littéraire Jacques Doucet, Paris; Staatliches Museum Lindenau, Altenburg; Museo Renato Guttuso, Bagheria; Istituto Centrale per la Grafica, Roma; Banca d’Italia, Roma; Banca Nazionale del Lavoro, Roma; Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, Roma; La Compagnie Financière Edmond de Rothschild, Paris; Fundación Tres Pinos, Buenos Aires; Jacorossi, Roma; Bulgari, Roma; Provincia Regionale di Palermo; Università degli studi di Palermo, polo museale; Museo Epicentro, Barcellona Pozzo di Gotto.
Note
^Jean-Louis Pradel in catalogo Ceccotti-peintures, galerie Liliane François, Paris 1977
^Patrick Roegiers in monografia Sergio Ceccotti, éditions Galerie Jan de Maere, Bruxelles 1987
^Sergio Ceccotti, testo di Cesare Biasini Selvaggi, Carlo Cambi editore, 2014, pag. 5.
^Francis Parent e Raymond Perrot : Le Salon de la Jeune Peinture-une histoire1950-1983, J.P., Paris 1983
^L'Art en effervescence-100 ans de Salon d'Automne 1903-2003, tome III, Castadiva, Paris 2003
^Le misteriose vite del Signor C. presso l’ARATRO, Università del Molise, Campobasso, a cura di Lorenzo Canova
^Quadriennale d'Arte di Roma-Inventario dell'Archivio, Fratelli Palombi editori, Roma 2000
^Lo stato dell'arte-regioni d'Italia, Skira, Ginevra-Milano 2011
^I Musei Vaticani e l'Arte Contemporanea-Acquisizioni dal 1980 al 2003, De Luca editori d'arte, Roma 2003
Patrick Roegiers, Sergio Ceccotti, Bruxelles, éditions Galerie Jan de Maere, 1986.
Ceccotti, Éditions Ramsay (Collection Visions), Paris 1992.
Edward Lucie-Smith, Sergio Ceccotti, Paris, Lachenal & Ritter, 2001.
Sergio Ceccotti - Catalogo generale dell'opera grafica, testi di Cesare Biasini Selvaggi e Stefano Liberati, Edizione Unione Europea Esperti d’Arte, Roma 2002.
Cesare Biasini Selvaggi, Sergio Ceccotti, Poggibonsi(SI), Carlo Cambi editore, 2014.
Cesare Biasini Selvaggi, Sergio Ceccotti - Il romanzo della pittura 1958 >2018, Carlo Cambi editore, 2018.