Nato a Camerino nella seconda metà del XVI secolo e formatosi nella bottega dei fratelli Lombardi (Girolamo Lombardi) a Recanati, Sebastiano Sebastiani collaborò con diversi fonditori recanatesi che spesso stringevano patti per far fronte alle commissioni, tanto che spesso le opere di questi scultori risultano un lavoro di équipe difficilmente attribuibile ad uno solo di essi.
Curò il processo di fusione del bronzo per il monumento a Papa Paolo V Borghese di Nicolas Cordier detto il Franciosino voluto dal comune di Rimini portandolo a compimento quando questi morì nel 1612.
Nella prima metà degli anni 1620 lavorò ad alcune fusioni di busti del giovane Gianlorenzo Bernini, che più tardi avrebbe assegnato importanti incarichi fusori al figlio di Sebastiano, Cesare [1]
Madonna di San Giovanni (1620), Ripatransone (vecchia attribuzione respinta; Marchegiani, Roma 2018, p. 702)
Note
^Cristiano Marchegiani, recensione a: Floriano Grimaldi, L'Arte della Scultura e del Getto. La Scuola Recanatese di Scultura, Recanati, Edizioni Tecnostampa, [2011], tt. 2; in "Studia Picena", LXXVIII (2013), pp.433-437. [1]
Bibliografia
Giuseppe Vitalini Sacconi, Macerata e il suo territorio: la Scultura
Floriano Grimaldi, Sebastiano Sebastiani, in Id., L'Arte della Scultura e del Getto. La Scuola Recanatese di Scultura, Recanati, Edizioni Tecnostampa, [2011], t. 1, pp. 255-267.
Cristiano Marchegiani, "Sebastiani, Sebastiano (Bastiano)", in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 91, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 701-704. [2]
Cristiano Marchegiani, "Sebastiani, Cesare", in Allgemeines Künstlerlexikon, vol. 102, Berlin-Boston, De Gruyter, 2018, pp. 428-429.
Cristiano Marchegiani, "Sebastiani (Bastiani), Sebastiano", in Allgemeines Künstlerlexikon, vol. 102, Berlin-Boston, De Gruyter, 2018, pp. 429-430.