Molto discutibili sono le attribuzioni degli affreschi di Goriano Valli (Tione degli Abruzzi), e di alcune Madonne in terracotta già a Città Sant'Angelo e Spoltore. Più probabile l'autografia di una tavola con la Madonna col Bambino di proprietà della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila. La sua bottega fu fiorente per tutto il Cinquecento e tra i suoi migliori allievi è da ricordare Bernardino di Cola del Merlo.
Come scultore è di sua sicura fattura il Sant'Antonio Abate, originariamente situato nella chiesa di Santa Maria del Ponte a Tione degli Abruzzi. Dagli anni Venti anche quest'opera è esposta al Museo Nazionale d'Abruzzo dove è andata distrutta nel terremoto dell'Aquila del 2009; ridotta in ottocento frammenti, è stata quindi sottoposta ad un restauro certosino — eseguito tra il 2014 ed il 2017 — che l'ha rigenerata.[1]
Storie di Santa Caterina (frammenti), ciclo di affreschi, 1492 (in collaborazione con Giovanni Antonio di Percossa); Terranova Sappo Minulio, chiesa di Santa Caterina[2].
Storie di S.Margherita di Antiochia, ciclo di affreschi (frammenti), XV secolo; Cascia, Chiesa di S.Margherita.
Scultura
Madonna adorante (originariamente con Bambino), terracotta originariamente dipinta, 1499- 1500; L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo, proveniente dalla chiesa parrocchiale di San Panfilo a Spoltore.