Sapore IV era il figlio di Yazdgard I e di sua moglie Shushandukht e aveva due fratelli di nome Bahram V e Narsete.[1][2] Alla morte del re arsacide armeno Cosroe IV, Yazdgard I decise di concedere la corona reale d'Armenia al figlio maggiore Sapore IV, anziché affidarla al nipote di Cosroe, Artassio IV. Durante il suo mandato in Armenia, Sapore si concentrò sulla riconciliazione e stabilì relazioni pacifiche con i nobili. Si prodigò inoltre in ogni modo per convertire gli armeni cristiani allo zoroastrismo, ma non ebbe successo.[3]
Nel 420, Yazdgard I fu assassinato dai nobili sasanidi in Ircania, evento che spinse Sapore a lasciare in fretta l'Armenia alla volta di Ctesifonte per rivendicare il trono sasanide.[4] La nobiltà e il clero, i quali disprezzavano il sovrano appena defunto, si sforzarono di privare i figli del diritto di successione. Anche per questo motivo, Sapore riuscì a regnare solo per un breve periodo, finendo infatti assassinato dai nobili e dal clero, che cercarono di espellere gli altri pretendenti rimasti.[5] Dopo l'assassinio, gli aristocratici elessero come re dell'impero sasanide un altro principe, Cosroe detto l'Usurpatore, figlio di Bahram IV.
(EN) O. Klíma, Bahrām V Gōr, in Encyclopædia Iranica, III, Fasc. 5, ed. online, New York, 1988, pp. 514-522.
(EN) Parvaneh Pourshariati, Decline and Fall of the Sasanian Empire: The Sasanian-Parthian Confederacy and the Arab Conquest of Iran, I.B. Tauris, 2008, ISBN978-1-84511-645-3.
(EN) A. Shapur Shahbazi, Yazdegerd I, in Ehsan Yarshater, Encyclopædia Iranica, ed. online, Encyclopædia Iranica Foundation, 2003.