Sansone Valobra (Fossano, 24 ottobre 1799[1] – Napoli, 8 marzo 1883[1][2]) è stato un chimico italiano, inventore de facto dei fiammiferi[2][3] e dei cerini[2].
Biografia
Nativo di Fossano, aprì una fabbrica di sapone e saponette a Livorno dopo il 1821; successivamente nel 1828, essendo un patriota e un carbonaro, fu costretto a fuggire a Napoli per sottrarsi alle persecuzioni.
Era uno studioso di chimica e si concentrò soprattutto sullo studio del fosforo, per scoprirne un utilizzo per l'accensione a sfregamento dei fiammiferi. Compose una miscela di fosforo, clorato e gomma che applicò all'estremità di bastoncini di legno, e verso la fine del 1828 aprì una fabbrica a Napoli per commercializzare la sua invenzione.
In seguito, nel 1835, inventò anche il cerino[2], che commercializzò con il nome di candellette[1].
Al di fuori dell'Italia però molti si attribuirono il merito di questa invenzione, come l'ungherese Irinyi, il tedesco Krammener, l'inglese Walker, l'austriaco Romer e il polacco Schoevetter. Anche l'invenzione del cerino non venne attribuita a Valobra, bensì a Merckel e Lavaresse.
Valobra morì nel 1883 a Napoli, senza che gli venisse riconosciuto alcun merito per l'invenzione.
Il suo comune, Fossano, oltre a averlo insignito in vita d'una medaglia d'onore per la sua invenzione, gli ha successivamente dedicato una via[3].
Note
Collegamenti esterni
- Valòbra, Sansone, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antonio Buttiglione, VALOBRA, Sansone, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 98, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020.
- Storia del fiammifero e del cerino, in www.collezione-online.it. URL consultato il 20 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).