Il sàndolo o sàndalo è una delle più famose e più diffuse imbarcazioni della laguna di Venezia.
Il termine sandolo o sandalo, in uso dal 1292, avrebbe le sue radici etimologiche nella parola latinasandalium, "calzatura" che, a causa della sua forma piatta, ricorderebbe il fondo della barca, che è senza chiglia per poter navigare sui bassi fondalilagunari.[1][2] I sandoli, nel medioevo, furono impiegati anche per i combattimenti fluviali in varie parti dell'Italia padana[3].
Caratteristiche
È una barca a fondo piatto che nelle sue varianti può assumere dimensioni che vanno da poco più di 5 a circa 10 metri.
È un'imbarcazione solida, capiente e maneggevole: lo scafo lungo e stretto infatti la rende particolarmente adatta alla conduzione a remi con la tradizionale tecnica della voga alla veneta. È possibile vederne ancora oggi esemplari di dimensioni maggiori, come il sandalo sampierotto, armati con vela solitamente "al terzo", tradizionale nell'alto Adriatico, e un eventuale fiocco.
Alcuni sandoli sono stati adattati anche per la propulsione con motore fuoribordo, specialmente gli esemplari di dimensioni maggiori.
Un tempo era utilizzato soprattutto per la pesca, mentre oggi il sandalo si usa molto spesso anche per diporto, trasporto di persone o di carichi modesti e, nelle versioni più prestazionali come i sandoli pupparini e le mascarete, per regate.
Note
^Sandolo-liberty, su doriagiovanni.it, Giovanni Doria. URL consultato il 26 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2016).
^Sandolo, su veniceexplorer.it. URL consultato il 26 aprile 2016.