La denominazione di San Gregorio deriva da San Gregorio Magno che sarebbe stato onorato in un monastero benedettino in località Abbadia (via Fontana Vecchia). Ippona invece deriva da Hipponion, nome di Vibo Valentia dato dai greci a partire dalla seconda metà del VII secolo a.C. e a sua volta conosciuta come Veip o Veipone in epoca pre-ellenica e bruzia.
Storia
La storia di San Gregorio d’Ippona è certamente legata a quella di Hipponion, da cui riprende parte dal nome.
L'Italia dopo essere stata liberata nel 553 dai Goti, passò sotto la dominazione bizantina, che in Calabria duro fino al 1059
Nel 1789 scoppiò la rivoluzione francese, questa in Calabria fu accolta con simpatia soltanto da pochi che appartenevano alla borghesia e ai nobili intellettuali
Nel 1799 Napoleone fece occupare Napoli e venne proclamata la Repubblica Partenopea, Monteleone fu una delle città calabresi che abbassò la bandiera borbonica e innalzò l’albero della libertà.
Con la legge del 2 agosto 1806 i francesi abolirono la feudalità liberando così il sud tra cui Monteleone e i suoi casali riacquistarono la libertà che avevano perduto nel 1501 con la loro vendita a Ettore Pignatelli.
Nel 1807 San Gregorio finalmente diventò un comune autonomo e oltre alle due frazioni attuali fino al 1810 anche Piscopio era una sua frazione che poi divenne anch’esso comune autonomo. Il primo sindaco fu Nicola Bisogni.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 30 luglio 2001.
«Semipartito troncato: il primo, di verde, alle sette spighe di grano, d'oro, impugnate, legate di rosso; il secondo, di rosso, al cavallo inalberato, di argento; il terzo, di azzurro, alla chiesa di Santa Ruba, d'oro, vista dalla parte absidale e in prospettiva, l'abside posta a sinistra, fondata sulla pianura fortemente diminuita di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Al centro di Vibo Valentia e di San Gregorio si trova il Santuario di Santa Ruba, considerata come "il gioiello di San Gregorio d'Ippona", non si conoscono né le sue origini né quando fu fatta, anche se alcuni studiosi hanno trovato tracce di una struttura primitiva risalente al periodo bizantino–basiliano e con architettura barocca.
Nel 2007 il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose con decreto del presidente della Repubblica, la commissione d'accesso agli atti ha rilevato illegalità nella gestione degli appalti pubblici, nella riscossione dei tributi ed inoltre abusivismo edilizio imperante e collegamenti diretti e indiretti di alcuni amministratori locali con soggetti appartenenti alla locale 'ndrina dei Fiarè, associazione criminale che ha influenzato le elezioni amministrative del 2005 e ne ha tratto i conseguenti ingiusti vantaggi a danno del tessuto sociale-culturale-economico di San Gregorio D'Ippona.
Il commissariamento dell'ente è durato due anni fino al 2009[5].
Nel 2018 il comune e stato nuovamente sciolto per infitrazione mafiose per illegalita della gestione edilizia, rapporti parentali e familiari con alcuni componenti della passata amministrazione e sulla gestione della pubblica illuminazione.[6]