Nel suo territorio è compresa la cima del Monte Generoso che condivide col comune svizzero di Val Mara.
Geografia fisica
San Fedele si trova alle pendici del monte Luria, su una sella compresa tra le vallate del Telo di Argegno e del Telo di Osteno.[5]
Storia
Il ritrovamento di un'antica tomba attesta come il territorio attuale di San Fedele fosse abitato già prima dell'avvento dei romani[5].
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 elencano il “comune conscilii Sancti Fidelis vallis Intellevi” tra le comunità facenti parte della pieve d’Intelvi, alla quale San Fedele appartenne fin'oltre la metà del XVIII secolo[6].
Sotto al Ducato di Milano, il comune seguì le vicende del feudo della Valle Intelvi, infeudato dai Rusca tra il 1451 e il 1570, dai Marliani dal 1583 al 1713 e dai Riva Andreotti fino alla fine del XVIII secolo[6].
Nel 1751 San Fedele comprendeva anche i cassinaggi di “Cassina Comia”, “Cassina Prada”, “Cassina Piazzo”, Selvetta, “Cassina Brembana”, Borsallo, Molino, “Cassina Pianca” e “Cassina De Bon”[6].
Dal 1940 il comune cambiò la denominazione in "San Fedele Intelvi".[10]
Dal 1º gennaio 2018 San Fedele Intelvi fa parte del comune di Centro Valle Intelvi.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di San Fedele Intelvi erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 novembre 1957.[11]
«Stemma semitroncato partito: al primo d'oro, al castello di rosso, aperto e finestrato del campo, attraversante su un alberoal naturale; al secondo di verde, alla croce d'argento; al terzo d'oro, a sei bande d'azzurro.»
Il gonfalone era un drappo partito di azzurro e di rosso.[12]
A San Fedele Inferiore[13] si trova la chiesa di Sant'Antonio, di origine romanica (XII secolo[14]) ma profondamente ristrutturata nel corso dei secoli[15]. La chiesa si rese indipendente dalla plebana di Montronio in Castiglione nel 1677[13].
Gli elementi romanici della chiesa consistono nella facciata a capanna (realizzata dalla scuola di Benedetto Antelami[16] attorno alla metà del 1100 in conci di pietra a vista), nel portale d'ingresso[14][17] e nel campanile a pianta quadrata[16], quest'ultimo tuttavia modificato nel Seicento assieme al resto dell'edificio[15]. All'interno della chiesa, spiccano gli stucchi e affreschi Seicenteschi[15] di Diego Francesco Carloni[16] e un affresco Cinquecentesco[14] di una Madonna col Bambino e i Santi[15].
Altre architetture religiose
Chiesa di San Rocco (XIX secolo), preceduta da un protiro con quattro colonne in serizzo e posta nel mezza di un giardino sopraelevato situato fuori dall'abitato[18]. All'interno, una Crocifissione del XVI secolo[5] e volte affrescate da Torildo Conconi[18].
Chiesa del Sacro Cuore (XX secolo), nella frazione di Erbonne[19].
Chiesa di Santa Liberata (XVIII secolo), edificio a singola navata con facciata a capanna e, internamente, una cantoria in legno che sormonta l'ingresso[20]. Internamente: affreschi di Gaetano Corti,[5] un paliotto in scagliola,[5] un tabernacolo intarsiato[5] e arredi del Settecento[14].
Chiesa valdese, realizzata nel 1876 dal sanfedelino Pietro Andretti, primo pastore[5].
Altro
Parco delle Rimembranze, che ospita una scultura in ricordo di Andrea Brenta.[21]
Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
Annalisa Borghese, San Fedele Intelvi, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 395.
Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN88-365-1325-5.
Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].