Salvo D'Acquisto

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«Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura![1]»

Salvo Rosario Antonio D'Acquisto
Il vicebrigadiere dei carabinieri Salvo D'Acquisto
NascitaNapoli, 15 ottobre 1920
MortePalidoro, 23 settembre 1943
Cause della morteFucilato per rappresaglia dai nazisti
Luogo di sepolturaBasilica di Santa Chiara (Napoli)
Religionecattolica
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArma dei Carabinieri Reali
SpecialitàPolizia militare
Pubblica sicurezza
UnitàLegione CC Roma
2ª Divisione "Podgora"
Reparto608ª Sezione Carabinieri in Libia
Anni di servizio1939 - 1943
GradoVicebrigadiere
Feritead una gamba riportata nel 1941 al Commissariato Generale Provinciale di Tripoli (Governatorato Generali della Libia Italiana)
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
Campagna d'Italia (1943-1945)
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
Studi militariScuola Allievi Carabinieri Reali (Roma)
Scuola Centrale Carabinieri Reali (Firenze)
Frase celebre"Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!"
[2]
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Salvo Rosario Antonio D'Acquisto (Napoli, 15 ottobre 1920Palidoro, 23 settembre 1943) è stato un militare italiano, vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri Reali, insignito di Medaglia d'oro al valor militare per essersi sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste nel corso della seconda guerra mondiale.[3] È attualmente Servo di Dio e ne è in corso il processo di beatificazione.

Biografia

Origini e formazione

Salvo Rosario Antonio D'Acquisto nacque il 15 ottobre 1920 a Napoli, a Villa Alba, un edificio di quattro piani in via San Gennaro nel rione Antignano. Fu il primogenito di cinque figli in una famiglia profondamente cristiana: il padre Salvatore era nativo di Palermo, mentre la madre, Ines Marignetti, di Napoli. Frequentò l'asilo presso l'Istituto Salesiano "Figlie di Maria Ausiliatrice" in via Enrico Alvino n° 19 nel quartiere Vomero, la Scuola Elementare "Luigi Vanvitelli" in via Luca Giordano n° 128, il Ginnasio presso l'Istituto Salesiano "Sacro Cuore" in via Alessandro Scarlatti n° 29. Nel 1934 lasciò gli studi, pur frequentando per un periodo il Conservatorio di "San Pietro a Majella" in via San Pietro a Majella n° 35, cantando da baritono.[4]

L'arruolamento nell'Arma dei Carabinieri Reali

Si arruolò nei Carabinieri come volontario il 15 agosto 1939, all'età di 18 anni, frequentando la Scuola allievi carabinieri di Roma, dipendente dalla 2ª Divisione "Podgora", fino al 15 gennaio 1940. Venne inizialmente assegnato alla Compagnia Comando della Legione Carabinieri di Roma dipendente dalla 2ª Divisione Carabinieri "Podgora". Quindi, dopo il giugno 1940, passò presso il Nucleo Carabinieri Fabbricazioni di Guerra del Sottosegretariato di Stato per le Fabbricazioni di Guerra (FabbriGuerra) in via Sallustiana n° 53. Con l'entrata in guerra dell'Italia si arruolò volontario per la Libia italiana nella Campagna del Nordafrica (1940-1943) del Teatro dell'Africa e del Medio Oriente ed il 28 ottobre 1940 venne mobilitato con la 608ª Sezione Carabinieri (polizia militare), inquadrata nella 13ª Divisione Aerea "Pegaso" di stanza a Bengasi, parte della Squadra Aerea "Aeronautica della Libia - Est" della Regia Aeronautica, partendo da Napoli il 15 novembre 1940 e sbarcando a Tripoli il 23 novembre 1940; la nave ebbe gravi problemi di navigazione.

Dopo alcuni mesi trascorsi al fronte, alla fine di febbraio 1941 rimase ferito a una gamba durante uno scontro a fuoco con le truppe inglesi. Restò successivamente con il suo Reparto in zona d'operazioni fin quando venne ricoverato all'Ospedale Militare di Bengasi per una forte febbre malarica. Rientrò in Italia per una licenza di 3 mesi e poi fu aggregato dal 13 settembre 1942 alla Scuola Centrale Carabinieri Reali di Firenze, per frequentarvi il corso accelerato per la promozione a vicebrigadiere. Conseguito il 15 dicembre 1942 il grado di vicebrigadiere, il 19 dicembre fu destinato alla stazione carabinieri ubicata nel Castello di Torre in Pietra, all'epoca una borgata rurale a una trentina di chilometri da Roma lungo la via Aurelia, oggi frazione del Comune di Fiumicino.

I rastrellamenti tedeschi e la fucilazione

Dopo il Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 un reparto di paracadutisti tedeschi della 2. Fallschirmjäger-Division[5] si era accasermato presso alcune vecchie postazioni precedentemente in uso alla Guardia di Finanza nelle vicinanze della località Torre Perla di Palidoro, che rientrava nella giurisdizione territoriale della stazione Carabinieri di Torre in Pietra. Qui, nel tardo pomeriggio del 22 settembre 1943, alcuni di loro, mentre ispezionavano casse di munizioni abbandonate, furono investiti dall'esplosione di una bomba a mano o forse dall'incauto maneggio di ordigni usati per la pesca di frodo, a suo tempo sequestrati dai finanzieri. Due paracadutisti morirono e altri due rimasero feriti.

Il comandante del reparto, un maresciallo, attribuì la responsabilità dell'accaduto ad anonimi attentatori locali e richiese la collaborazione dei Carabinieri della locale stazione,[6] temporaneamente comandata dal vicebrigadiere Salvo D'Acquisto per l'assenza del maresciallo comandante, minacciando una rappresaglia se entro l'alba non fossero stati trovati i colpevoli. La mattina seguente D'Acquisto, assunte alcune informazioni, provò a ribattere che l'accaduto era da considerarsi un caso fortuito, un incidente privo di autori, ma i tedeschi insistettero sulla loro versione e confermarono l'intenzione di dare corso ad una rappresaglia ai sensi di un'ordinanza emanata dal feldmaresciallo Albert Kesselring pochi giorni prima.[7]

Il 23 settembre furono dunque eseguiti dei rastrellamenti e catturati ventitré uomini e un ragazzino, scelti a caso fra gli abitanti della zona, e ventidue di loro furono portati sul luogo dell'esecuzione.

Questi i nomi[8][9][10][11]:

  • Angelo Amadio (18 anni);
  • Arnaldo Attili, detto Nando, muratore, padre di Attilio;
  • Attilio Attili, muratore, figlio di Arnaldo;
  • Ennio Baldassarri (13 anni), il più giovane del gruppo, ma fatto scendere dal camion prima di andare al luogo dell'esecuzione;
  • Gino Battaglini;
  • Vittorio Bernardi, detto "Carnera", fabbro e muratore, fu obbligato a scavare con le mani la fossa, non essendoci pale a sufficienza per tutti;
  • Tarquinio Boccaccini (31 anni), figlio del fattore dell'azienda agricola Torre in Pietra, fu catturato nel cortile del castello, dove viveva con la famiglia;
  • Enrico Brioschi (36 anni), cameriere del Conte Nicolò Carandini;
  • Giuseppe Carinci (alcune fonti lo nominano Carigi, circa settantenne), spazzino, tentò la fuga e fu ucciso prima della cattura;
  • Erminio Carlini;
  • Domenico Castigliano, ferroviere;
  • Rinaldo De Marchi (30 anni), muratore;
  • Giuseppe Felter, muratore;
  • Benvenuto Gaiatto (52 anni, di Torre in Pietra), padre di quattro figli e il più anziano del gruppo;
  • Natale Giannacco, muratore;
  • Oreste Mannocci, venditore ambulante di frutta di Santa Marinella;
  • Sergio Manzoni, venditore ambulante di frutta di Santa Marinella;
  • Vincenzo Meta (31 anni, di Maccarese), muratore, padre di tre figli, di cui uno di un anno;
  • Attilio Pitton, muratore, padre di un ragazzo;
  • Fortunato Rossin, muratore, fratello di Gedeone, padre di due bimbi;
  • Gedeone Rossin, muratore, fratello di Fortunato, scapolo;
  • Umberto Trevisiol (35 anni), muratore, padre di due bimbi;
  • Michele Vuerich (39 anni), detto "Mastro Michele", capomastro muratore;
  • Ernesto Zuccon, fornaio.

Lo stesso D'Acquisto fu forzatamente prelevato dalla caserma da parte di una squadra armata e fu condotto nella piazza principale di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu tenuto un sommario "interrogatorio" nel corso del quale tutti gli ostaggi si dichiararono innocenti. Nella piazza venne anche condotto un altro abitante ritenuto un carabiniere, Angelo Amadio, che sarà l'ultimo testimone del sacrificio del brigadiere. Nuovamente richiesto di indicare i nomi dei responsabili, D'Acquisto ribadì che non ve ne potevano essere, visto che l'esplosione era stata accidentale e che gli ostaggi e gli altri abitanti della zona erano dunque tutti quanti innocenti.

Durante l'interrogatorio dei rastrellati D'Acquisto fu tenuto separato nella piazza, sotto stretta sorveglianza da parte dei soldati tedeschi e, "quantunque malmenato e a volta anche bastonato dai suoi guardiani, serbò un contegno calmo e dignitoso", come ebbe a riferire in seguito Wanda Baglioni, una testimone oculare. Gli ostaggi e D'Acquisto vennero quindi trasferiti fuori dal paese. Agli ostaggi furono fornite delle vanghe e furono costretti a scavare una grande fossa comune nelle vicinanze della Torre di Palidoro, davanti al mare, per la ormai prossima loro fucilazione. Le operazioni di scavo si protrassero per alcune ore; quando furono concluse fu chiaro che i tedeschi avrebbero davvero messo in atto la loro minaccia.

Le testimonianze sulla morte

Secondo la testimonianza di Angelo Amadio:

«all'ultimo momento, però, contro ogni nostra aspettativa, fummo tutti rilasciati eccetto il vicebrigadiere D'Acquisto. ... Ci eravamo già rassegnati al nostro destino, quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco a mezzo dell'interprete. Cosa disse il D'Acquisto all'ufficiale in parola non c'è dato di conoscere. Sta di fatto che dopo poco fummo tutti rilasciati: io fui l'ultimo ad allontanarmi da detta località.»

La tomba del vicebrigadiere Servo di Dio Salvo D'Acquisto, nella cappella laterale sinistra, nella Basilica di Santa Chiara (Napoli).

I tedeschi, infatti, credevano che Amadio fosse un carabiniere e, pertanto, inizialmente ritennero di trattenerlo per farlo assistere alla esecuzione. Evidentemente Salvo D'Acquisto si era accusato del presunto attentato, addossandosi la sola responsabilità dell'accaduto e richiedendo l'immediata liberazione dei rastrellati. I 22 prigionieri furono lasciati liberi e immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale italiano già condannato a morte, dinanzi al plotone d'esecuzione.

Alla fuga si unì immediatamente dopo Amadio, quando riuscì a dimostrare, presentando i suoi documenti, che in realtà era un operaio delle ferrovie e non un carabiniere. Come raccontò nella sua testimonianza resa nel 1957, fece in tempo però mentre correva a sentire il grido Viva l'Italia, lanciato dal carabiniere, seguito subito dopo dalla scarica di un'arma automatica che portava a termine l'esecuzione.

Si girò e vide un ulteriore colpo sparato da un graduato al corpo già riverso per terra. Vide i soldati ricoprire il corpo con il terriccio, spostandolo con i piedi. Il comportamento del militare aveva colpito gli stessi tedeschi, che il giorno dopo, secondo quanto riferito nella testimonianza della Baglioni, le riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe. Impassibile anche di fronte alla morte".

La sepoltura

Il corpo rimase sepolto lì per una decina di giorni, poi due donne della zona (Wanda Baglioni e Clara Cammertoni) lo disotterrarono e gli dettero degna sepoltura presso il Cimitero di Palidoro.

Nel giugno 1947, nonostante la contrarietà dei 22 scampati alla strage e della popolazione di Palidoro, la madre ottenne di far traslare le spoglie di Salvo D'Acquisto nella sua città natale. Il feretro, giunto a Napoli l'8 giugno 1947, fu esposto in una camera ardente presso la Caserma del Comando Legione Carabinieri Campania per poi essere tumulato il 10 giugno presso il Sacrario Militare di Posillipo.

Il 22 ottobre 1986 le spoglie furono nuovamente traslate nella prima cappella sulla sinistra della Basilica di Santa Chiara di Napoli, dopo essere state onorate in una camera ardente allestita presso la Caserma del Comando Gruppo Carabinieri di Napoli.[12]

La canonizzazione

13 dei 22 superstiti, pochi giorni dopo il sacrificio di Salvo D'Acquisto, qui ripresi dinanzi alla Torre di Palidoro.

Nel 1983 fu annunciato da S.E. Mons. Gaetano Bonicelli l'apertura presso l'Ordinariato militare di una causa di canonizzazione; di conseguenza al carabiniere napoletano è attualmente assegnato dalla Chiesa il titolo di Servo di Dio. L'apertura del processo canonico di beatificazione di Salvo D'Acquisto avvenne il 4 novembre 1983 e si concluse il 25 novembre 1991 con la conseguente trasmissione degli atti alla Congregazione delle Cause dei Santi.

Il 15 ottobre 1987 padre Gaudenzio Dell'Aja fu nominato dal cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli, delegato arcivescovile del Tribunale Ecclesiastico per la ricognizione canonica dei resti mortali di Salvo D'Acquisto, che fu effettuata il 18 ottobre 1987.

Alla stessa congregazione venne consegnato nel 1996 un supplemento di inchiesta voluto dal nuovo postulatore. Il postulatore iniziale però aveva incominciato la causa di beatificazione per ottenere il riconoscimento dell'"eroismo delle virtù", mentre il postulatore successivo richiese il riconoscimento dell'"eroica testimonianza della carità", definizione applicabile per i martiri. Nel 2007 però un voto a maggioranza espresso in un convegno della Congregazione delle Cause dei Santi ha portato a una sospensione del riconoscimento di martire.[13]

La figura del militare fu comunque ricordata dal papa Giovanni Paolo II, che in un discorso ai Carabinieri del 26 febbraio 2001 ebbe a dire:

«La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione.[14]»

Riconoscimenti

La torre di Palidoro e la lapide a Salvo d'Acquisto.

Di fronte alla torre di Palidoro, sul luogo della fucilazione, adesso compreso nella riserva naturale Litorale romano, è stata eretta una lapide[15]. L'accesso all'area non è libero, ma è consentito solo durante le visite guidate gratuite alla riserva naturale, organizzate dal dipartimento politiche ambientali e agricole del Comune di Roma[16], o durante le cerimonie militari rievocative.

Al V.Brig. D'Acquisto è stato intitolato il 149º corso Allievi Carabinieri Ausiliari.

A Salvo D'Acquisto sono intitolate diverse caserme dell'Arma dei Carabinieri. Tra queste:

Numerose anche le scuole intitolate alla memoria dell'eroe, tra cui:

Imponente è anche il numero dei riferimenti a Salvo D'Acquisto nella toponomastica, con quasi cinquecento tra vie, viali e piazze intitolati in tutta Italia.[17]

La pensione straordinaria alla famiglia

La famiglia natale di Salvo D'Acquisto:

«vive nel disagio, chiusa nel ricordo dell'eroismo del figlio.»

«che è modello di sobrietà, di nobile riserbo, di misurato equilibrio, oggi si trova in condizioni economiche molto difficili.»

Così che la filantropa napoletana Gioconda Trimarchi in Curci prese a cuore la situazione[22], spingendo sulle proprie conoscenze politiche, affinché si potesse arrivare a un vitalizio, che potesse essere non solo un aiuto materiale ma anche un concreto riconoscimento d'onore.

Deputati di ambedue gli schieramenti, PCI e DC, accolsero l'invito e, sia nella II Legislatura (1953-1958) sia nella III Legislatura (1958-1963), furono presentate ben 4 Proposte di Legge, che si concretizzarono, come "dovere civile ed umano" e come "dimostrazione della solidarietà e della riconoscenza del nostro Popolo", nella Legge n° 553 del 21 luglio 1959 "Pensione straordinaria ai genitori della medaglia d'oro Salvo D'Acquisto", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 185 del 3 agosto 1959[23].

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria
«Esempio luminoso d'altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così — da solo — impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell'Arma.»
— Torre di Palidoro (Roma) -
— 23 settembre 1943[24] (conferita dal Luogotenente Generale del Regno, con Decreto "Motu Proprio" del 25 febbraio 1945)

Nell'arte

Il gesto di Salvo D'Acquisto ha ispirato diverse opere tra cui:

Monumenti

La figura del militare è ricordata con diversi monumenti tra cui:

Monumento a Salvo D'Acquisto - Napoli, Piazza Carità
  • Una lapide marmorea è stata eretta a Napoli in via Morghen vicino all'oratorio dei Salesiani con una poesia di Aldo De Gioia. L'adiacente Istituto Salesiano gli ha intitolato il Teatro.
  • Una statua che lo raffigura bambino è stata posta nel giardino antistante la Scuola elementare Vanvitelli al Vomero, Napoli, da lui frequentata da bambino.
  • A Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli lo scultore Vincenzo Gaetaniello nel 2000 ha realizzato una scultura in bronzo, facente parte di un monumento commemorativo dedicato a Salvo D'Acquisto.
  • Il 25 settembre 2003, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Cisterna di Latina, in occasione del sessantesimo anniversario della morte è stata eretta una statua in bronzo, realizzata dall'artista Giancarlo Soprano. La statua con i suoi 3 metri d'altezza, è la scultura più alta d'Italia dedicata alla morte del vicebrigadiere.
  • Il 19 maggio 2007, a Bologna nel Giardino dedicato all'Eroe presso viale XII Giugno è stato inaugurato un suo monumento in bronzo a figura opera di Luigi Enzo Mattei
  • Il 23 maggio 2015, ad Aversa nella via dedicata all'Eroe, è stato inaugurato un busto bronzeo a figura, opera di Giuseppe Cacace.[26]
  • Il 23 settembre 2015, nel "Prato dello Strozzino" a Bellosguardo di Firenze è stato posto un monumento in bronzo dello scultore Belarghes.
  • A Lama Mocogno (MO) è stato realizzato un bassorilievo.
  • A Bomarzo (VT), nell'omonima piazza, un busto bronzeo ricorda il vicebrigadiere.
  • Un rilievo in bronzo Il Sacrificio di Salvo D’Acquisto, 1973, dello scultore Alessandro Manzo (Palermo 1913-1994) si conserva al Museo Storico della Liberazione di Roma.
  • Un identico rilievo in gesso si trova a Palermo presso la Caserma “C. A. Dalla Chiesa” sede della Legione Carabinieri “Sicilia”.
  • Monumenti a Salvo d'Acquisto sono anche presenti ad Abbiategrasso (MI), Anzio (RM), Bagni di Lucca (LU), Bassano del Grappa (VI), Bolzano, Casciana Terme (PI), Cave (RM), Calolziocorte (LC), Casalguidi (PT), Cercepiccola (CB), Desenzano del Garda (BS), Firenze, Fiumicino (RM), Frosinone (FR), Macerata, Malnate (VA), Mantova, Montegiorgio (FM), Montescaglioso (MT), Noale (VE), Palagnano (MO), Pianoro (BO), Pieve Torina (MC), Porto d'Ascoli (AP), Riccione (RN), Sant'Antonio Abate (NA), San Benedetto del Tronto (AP), Sant'Oreste (RM), Sarmeola di Rubano (PD), Saronno (VA), Sassuolo (MO), Serra de' Conti (AN), Sesto San Giovanni (MI), Tarcento (UD), Telese Terme (BN), Toscolano Maderno (BS), Vallerano (VT) Varese, Venafro (IS), Vico nel Lazio (FR), Borgomanero (NO), Finale Emilia (MO), Battipaglia (SA), Trani (PL), Folignano (AP), Trescore Balneario (BG)
  • Il 15 ottobre 2021, A Mercogliano (AV), nella villa comunale sita in Via Santangelo, è stato inaugurato il monumento in onore dell'eroico vicebrigadiere. L'installazione è stata il frutto della volontà sinergica dell'Associazione Nazionale Carabinieri (Sezione Mercogliano) e dell'amministrazione comunale locale.
  • In piazza Salvo D'Acquisto del comune di Rubano (PD), di fronte all'entrata della locale Stazione Carabinieri, vi è la statua del Vice Brigadiere, rappresentato nell'atto di proteggere le vittime rastrellate dai soldati tedeschi.

Note

  1. ^ Barbara Conti, Castel Giuliano, commemorazione per Salvo D'Acquisto, su L'Agone Nuovo, 21 ottobre 2013. URL consultato il 23 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
  2. ^ D'Acquisto Salvo, su Arma dei Carabinieri. URL consultato il 23 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2020).
  3. ^ Convegno su "La figura del Servo di Dio Salvo D'Acquisto, Vice Brigadiere dei Carabinieri", su carabinieri.it, Arma dei Carabinieri Reali, 14 febbraio 2005.
  4. ^ La vita di Salvo D'Acquisto, su Coro Polifonico Salvo D'Acquisto, 6 novembre 2018. URL consultato il 23 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2018).
  5. ^ Sebbene frequentemente indicati come appartenenti ad un reparto delle SS, i militari tedeschi erano membri della 2ª Divisione Paracadutisti, che dopo i combattimenti di Roma del 9-11 settembre era stata in parte rischierata sulla costa del Lazio tra Fiumicino e Tarquinia con funzioni antisbarco. Vedi: Carlo Gentile, Itinerari di guerra: la presenza delle truppe tedesche nel Lazio occupato 1943-1944 (PDF), Istituto Storico Germanico di Roma, pp. 15, 44. URL consultato il 23 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). Nel dettaglio, le truppe tedesche coinvolte erano elementi del II Battaglione del 5º Reggimento Paracadutisti (vedi Lexicon der Wehrmacht - Fallschirmjäger-Regiment 5), che al momento dei fatti era acquartierato proprio nella zona di Palidoro, agli ordini del maggiore Gerhart Schirmer (vedi Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Torre di Palidoro 23 settembre 1943)
  6. ^ "stazione" era ed è il nome della unità territoriale di base dei Carabinieri, cioè il nome del più piccolo reparto ed è comandata di massima da un maresciallo.
  7. ^ Le prime ordinanze repressive dei tedeschi, su Storia Tifernate. URL consultato il 27 agosto 2021.
  8. ^ V.L., "Siamo vivi perché lui volle morire per noi", La Domenica del Corriere, Roma, 5 aprile 1964
  9. ^ Giovanni Liccardo, "Storia irriverente di eroi, santi e tiranni di Napoli - Una galleria di personaggi che hanno lasciato una traccia profonda nella storia della città", Newton Compton, Roma, 2017, ISBN 978-88-227-1533-3
  10. ^ Giovanni Zorzi, "Salvo D'Acquisto, 74º anniversario", in "Fregene", Fregene, Anno XXX, n° 243, dell'ottobre 2017, Pag. 31
  11. ^ Il sacrificio di Salvo D’Acquisto. [collegamento interrotto], su historyfiles.altervista.org. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  12. ^ Virgilio Ilari, "I Carabinieri", Soldiershop Publishing, 2015, ISBN 9788899158071, Pag. 57
  13. ^ Emilia Flocchini, Servo di Dio Salvo D'Acquisto, su santiebeati.it, 6 febbraio 2017. URL consultato il 18 luglio 2017.
  14. ^ papa Giovanni Paolo II, Discorso ai Militari dell'Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, su vatican.va, 26 febbraio 2001. URL consultato il 22 marzo 2011.
  15. ^ Alessandro Portelli, Myth and Morality in the History of the Italian Resistance: the Hero of Palidoro, in History Workshop Journal, vol. 74, n. 1, 2012.
  16. ^ CEA Visite Guidate, su riservalitoraleromano.it. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2008).
  17. ^ Vedi
  18. ^ Proposta di Legge n° 2617 del 18 dicembre 1956
  19. ^ Proposta di Legge n° 77 del 10 luglio 1958
  20. ^ Proposta di Legge n° 2676 del 24 gennaio 1957
  21. ^ Proposta di Legge n° 28 del 18 giugno 1958
  22. ^ Gioconda Trimarchi Glauco e Salvo D'Acquisto
  23. ^ Legge n° 553 del 21 luglio 1959 "Pensione straordinaria ai genitori della medaglia d'oro Salvo D'Acquisto", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 185 del 3 agosto 1959
  24. ^ https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/45417
  25. ^ Le foto dell'inaugurazione del Monumento di Napoli, su catalogo.archiviofotograficocarbone.it. URL consultato il 4 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
  26. ^ Sito internet Caserta News, su casertanews.it. URL consultato il 10 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).

Bibliografia

  • Luciano Burburan, Salvo D'Acquisto. Quel pomeriggio a Palidoro, Ed. Città Nuova, 1984.
  • Giuseppe Rimbotti, Salvo D'Acquisto. Un carabiniere da non dimenticare, Milano, Edizioni Paoline, 1992.
  • Rita Pomponio, Salvo D'Acquisto. Il martire in divisa, Ed. San Paolo, 2008, ISBN 978-8821561870.
  • M. Grazia Fida, Oltre la storia. Il martire di Palidoro. Memorie del martirio e della morte del vice brigadiere Salvo D'Acquisto, Piacenza, Nuova Editrice Berti, 2011, ISBN 978-88-7364-206-0.
  • Salvo D'Acquisto, Rita Pomponio, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 2020.

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Elections held in Wisconsin on November 8, 2022For related races, see 2022 United States House of Representatives elections. 2022 United States House of Representatives elections in Wisconsin ← 2020 November 8, 2022 2024 → All 8 Wisconsin seats to the United States House of Representatives   Majority party Minority party   Party Republican Democratic Last election 5 3 Seats won 6 2 Seat change 1 1 Popular vote 1,403,080 1,012,955 Percentage ...

2020年夏季奥林匹克运动会波兰代表團波兰国旗IOC編碼POLNOC波蘭奧林匹克委員會網站olimpijski.pl(英文)(波兰文)2020年夏季奥林匹克运动会(東京)2021年7月23日至8月8日(受2019冠状病毒病疫情影响推迟,但仍保留原定名称)運動員206參賽項目24个大项旗手开幕式:帕维尔·科热尼奥夫斯基(游泳)和马娅·沃什乔夫斯卡(自行车)[1]闭幕式:卡罗利娜·纳亚(皮划艇)&#...

 

Spirit of Tasmania adalah sebuah nama dari empat kapal laut yang berbeda yang melayani penumpang di Selat Bass antara Tasmania dan Australia daratan. Kapal-kapal tersebut dimiliki dan dioperasikan oleh perusahaan TT-Line yang dikelola oleh Pemerintah Tasmania. Spirit of Tasmania I di Pelabuhan Melbourne Lihat pula Devil Cat Daftar ferry Australia Pranala luar Spirit of Tasmania Information and photos of TT-Line Tasmania ferries Photos of TT-line ships Diarsipkan 2006-04-28 di Wayback Machine....

 

الحرب المكسيكية الأمريكية جزء من العلاقات المكسيكية الأمريكية  مشاة البحرية الأمريكية تقتحم قلعة تشابولتيبيك تحت العلم الأمريكي الكبير معلومات عامة التاريخ 25 أبريل 1846 – 2 فبراير 1848 البلد الولايات المتحدة  تسببت في الولايات المتحدة،  والمكسيك،  وتكساس  ال...

For other uses, see Ramgarh. The interior of the Mundeshvari Temple near Ramgarh, by Thomas Daniell Ramgarh is situated 15 km from Mohania city center. Ramgarh is a part of the Kaimur District Bihar The population in 2011 was 8690.[1] Pin Code: 821110 [citation needed] References ^ Villages & Towns in Ramgarh Block of Kaimur, Bihar. www.census2011.co.in. Retrieved 15 June 2017. vteMunger districtCities and towns Asarganj Haveli Kharagpur Jamalpur Munger (district head...

 

Gymnasium school in Paderborn, North Rhine Westphalia, GermanyGymnasium TheodorianumAddressKamp 4Paderborn, North Rhine Westphalia, 33098GermanyInformationTypeGymnasiumEstablished799 (current building: 1612)FounderNot documented, likely CharlemagneHeadmasterNicole MichaelisStaff70GenderMixed (since 1971)Age10 to 18Enrolment723Websitehttps://www.theodorianum.de/ The Gymnasium Theodorianum is a grammar school situated in the historic centre of Paderborn, Germany. Succeeding in the tradition...

 

French soldier and writer This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: George de Villebois-Mareuil – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (April 2014) (Learn how and when to remove this message) George de Villebois-Mareuil in 1900 Villebois-Mareuil George Henri Anne-Marie Victor count de Villebois-...

بارشاتاتار معلومات شخصية تاريخ الميلاد سنة 1460 ق م   تاريخ الوفاة سنة 1440 ق م   الأولاد شاوشتاتار  الحياة العملية المهنة حاكم  تعديل مصدري - تعديل   خريطة مملكة ميتاني. من المحتمل أن تكون حدود ميتاني قد توسعت إلى هذا الحد في عهد بارشاتاتار كان بارشاتاتار (بالإنجليز...

 

Charles KingLahirCharles Lafayette King(1895-02-21)21 Februari 1895Hillsboro, Texas, Amerika SerikatMeninggal7 Mei 1957(1957-05-07) (umur 62)Hollywood, California, Amerika SerikatPekerjaanPemeranTahun aktif1915-1956 Charles Lafayette King (21 Februari 1895 – 7 Mei 1957)[1] adalah seorang pemeran film Amerika Serikat yang tampil dalam lebih dari 400 film antara 1915 dan 1956. King lahir di Dallas, Texas, dan meninggal di Hollywood, California,[1] kare...

 

Commercial cultivation of fungi Not to be confused with mushroom management. This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) The examples and perspective in this article deal primarily with North America and Europe and do not represent a worldwide view of the subject. You may improve this article, discuss the issue on the talk page, or create a new article, as appropriate. (October 2022) ...

努瓦永Noyon 法國城市上:努瓦永镇中心的巴黎街及尽头处的圣母教堂;左下:圣雅各广场;右下:努瓦永火车站 圖章努瓦永的位置 努瓦永在法国的位置显示法国的地图努瓦永在瓦兹省的位置显示瓦兹省的地图坐标:49°34′52″N 2°59′56″E / 49.5811°N 2.9989°E / 49.5811; 2.9989国家 法國大区 上法蘭西大區省 瓦兹省区贡比涅区EPCI努瓦永地区市镇公共...

 

Ship class HNLMS Christiaan Cornelis, the second ship in the K class Class overview BuildersMaatschappij voor Scheeps- en Werktuigbouw Fijenoord Operators Royal Netherlands Navy Built1904–1905 In commission1905–1940 Planned3 Completed3 Lost1 Retired2 General characteristics TypeTorpedo boat Displacement47,9 tons Length30.0 m (98 ft 5 in) Beam3.6 m (11 ft 10 in) Draft1.72 m (5 ft 8 in) Propulsion 1 triple expansion machine 1 coal-fired cyli...

 

Guaraní Anuncio publicitario usando precio en guaraníCódigo ISO PYGSímbolo ₲ / Gs.Ámbito Paraguay Paraguay(desde 1943)Fracción 100 céntimos Billetes ₲ 2000, ₲ 5000, ₲ 10000, ₲ 20000, ₲ 50000 y ₲ 100000Monedas ₲ 50, ₲ 100, ₲ 500 y ₲ 1000Emisor Banco Central del ParaguayInflación anual 3,7 % (2023)[1]​Tasa de cambio2 de enero de 2023 1 USD = 7 300 PYG 1 EUR = 7 800 PYGCronología Peso Guaraní [editar datos en Wikidata] El guaraní (, ₲ o Gs....

Panamá en los Juegos Olímpicos Bandera de PanamáCódigo COI PANCON Comité Olímpico de Panamá(pág. web)Juegos Olímpicos de Seúl 1988Deportistas 6 en 3 deportesAbanderado Manuel GutiérrezMedallas 0 0 0 0 Historia olímpicaJuegos de verano 1928 • 1932 • 1936 • 1948 • 1952 • 1956 • 1960 • 1964 • 1968 • 1972 • 1976 • 1980 • 1984 • 1988 &...

 

Questa voce sull'argomento attori italiani è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Silvia Monelli Silvia Monelli, all'anagrafe Carmela Scimonelli (Messina, 6 settembre 1932 – Roma, 27 gennaio 2021), è stata un'attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana. Indice 1 Biografia 2 Filmografia parziale 2.1 Cinema 2.2 Televisione 3 Teatro 4 Prosa televisiva Rai 5 Prosa radiofonica Rai ...