La sua prima formazione si svolge a Lecce, dove dal 1906 compie l’apprendistato di scultore e ceramista presso Augusto Lucrezio. Tre anni dopo, vinta una borsa di studio dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, visitando assiduamente anche i musei, ed esordisce all’Esposizione Primaverile romana del 1915 con una serie di targhe in bronzo che ottengono il plauso di Angelo Zanelli e Giulio Aristide Sartorio. Alla fine della prima guerra mondiale, nella quale combatte subendo anche un duro periodo di prigionia in Germania, si reca per breve tempo a Firenze e in seguito a Milano, dove si stabilisce dal 1921 avviando la propria attività artistica. Come scultore-decoratore collabora con i maggiori architetti dell’epoca fra i quali Giovanni Muzio e Tommaso Buzzi, di cui esegue anche i ritratti, esponendo le proprie opere ad alcune fra le principali rassegne dell’epoca (Biennale di Venezia del 1926; Mostra Internazionale di Arti Decorative di Monza del 1927) e alle varie Esposizioni di Arte Sacra di Milano. La sua produzione ufficiale comprende alcuni interventi decorativi in palazzi pubblici di Milano e Belluno, le statue per la Fontana dei Tritoni di Milano (1928) e la realizzazione di opere funerarie e di vetrate. Alla fine degli anni 20 scelse come luogo di ritiro e di decentramento della sua attività la quiete del Varesotto abitando a Bizzozero nella villa chiamata “la novella” che progettò e fece costruire egli stesso, dove si ritirò definitivamente fino alla morte avvenuta nel 1970.
Opere
"Allegoria dei mestieri e delle attività produttive", portale in marmo di Zandobbio della Banca Popolare di Bergamo (ex Banca Bergamasca), Bergamo[1]
3 bassorilievi in pietra in fregio alla facciata della Banca Nazionale del Lavoro - Paribas- a Milano in Piazza san Fedele. Il matrimonio del Manzoni, la lezione del Parini e la battaglia di legnano