Sa Sia

Sa Sia
frazione
Sa Sia – Veduta
Sa Sia – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
ComuneTula (Italia)
Territorio
Coordinate40°47′13″N 8°59′28″E
Altitudine455 m s.l.m.
Abitanti52
Altre informazioni
Cod. postale07100
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanti(ITSDN) siesi
(SC) siesos
Patronosan Pietro[1]
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sa Sia
Sa Sia

Sa Sia è l'unica frazione[2] del comune di Tula in provincia di Sassari.

Geografia

Situata a nord del comune di Tula, dal quale dista circa 7 chilometri,[3] si trova sulla strada verso Erula in posizione elevata sul lago artificiale del Coghinas e ad ovest rispetto il Monte Limbara.[4] Territorialmente fa parte del Logudoro e confina con l'Anglona e la Gallura.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa di San Pietro. Costruita nei primi anni trenta in sostituzione di quella omonima sommersa dalle acque del lago Coghinas. È posta su una piccola altura. Il 29 giugno vi si organizza la festa del patrono.[5]
  • Cantiere per la costruzione di un grande osservatorio astronomico.[6]
  • Sito della chiesa sommersa dedicata a San Pietro risalente come edificio forse ad epoca romana.[7]

Società

I suoi abitanti parlano il sardo gallurese e non il sardo logudorese.[8] Sa Sia costituisce così uno dei pochissimi casi in Sardegna in cui una frazione utilizza una lingua diversa rispetto al comune di appartenenza.

Note

  1. ^ Festa nella frazione di Sa Sia, TULA, su lanuovasardegna.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  2. ^ Descrizione, su comune.tula.ss.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  3. ^ La Frazione di Sa Sia, su italia.indettaglio.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  4. ^ Itinerario Campestre di Tula, su Comune di Tula. URL consultato l'8 luglio 2024.
  5. ^ Sa Sia, su loquis.com. URL consultato il 6 luglio 2024.
  6. ^ Tula, un nuovo osservatorio astronomico con maxi telescopio, su galluraoggi.it. URL consultato il 6 luglio 2024.
  7. ^ Tula, chiesa di San Pietro Ossuna, su sardegnadigitallibrary.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  8. ^ SARDOCORSO - SARDUCOSSU, su maxia-mail.doomby.com. URL consultato l'8 luglio 2024.

Bibliografia

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