Ordinato nel 1916 dalla k.u.k. Kriegsmarine come Uszok, il cacciatorpediniere faceva parte della classe Ersatz Triglav di quattro cacciatorpediniere (Lika, Triglav, Dukla) ordinate per le perdite subite dalla classe Tátra incrementare il numero di cacciatorpediniere moderni nella Marina imperialregia. Entrato in servizio nel dicembre 1917, l'Uszok fu l'ultima unità della propria classe.
L'Uszok non ebbe largo impiego bellico al pari delle unità gemelle, dato che entrò in servizio a soli undici mesi dalla conclusione della prima guerra mondiale. Il 9 giugno 1918 supportò, insieme al cacciatorpediniere Dukla, un bombardamento da parte di 14 aerei contro Brindisi (che provocò 15 morti e 33 feriti e pesanti danni all'idroscalo di Brindisi)[2]. Nei due giorni successivi avrebbe dovuto scortare, insieme al cacciatorpediniere Csikos ed a tre torpediniere, la corazzataErzherzog Friederich in quella che avrebbe dovuto essere una trappola per la flotta italiana, che sarebbe uscita in mare a contrasto di un'incursione nel canale d'Otranto per poi essere circondata da un superiore numero di unità nemiche, ma l'operazione venne interrotta a causa dell'affondamento della corazzata Szent Istvan[2].
Il servizio nella Regia Marina
Dopo la conclusione della prima guerra mondiale, l'Italia ottenne, in conto di riparazione dei danni di guerra, la cessione di sette unità della classe Tátra ed Ersatz Triglav, che andarono a formare la classe Fasana[2][3].
Incorporato nella Regia Marina nel 1919 ed entrato in servizio l'anno successivo, l’Uszok venne ribattezzato Monfalcone[4].
^abc Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, Udine, Gaspari Editore, 2008, pp. 242-243-269, ISBN88-7541-135-2.