Viene considerato tra i migliori scrittori della storia della Lettonia, paese nel quale ebbe il merito di introdurre il genere della novella. In un sondaggio indetto nel 2004 dal quotidiano Latvijas Avīze è risultato al terzo posto nella classifica delle 100 personalità lettoni più importanti di tutti i tempi.[1] Le sue opere più apprezzate sono la novella Nāves ēnā, le commedie Skroderdienas Silmačos e Indrāni e la poesia Tālavas taurētājs.
L'appartamento di Riga nel quale ha vissuto i suoi ultimi anni insieme all'amico e pittore Jānis Rozentāls è stato convertito in un museo memoriale parzialmente in suo onore.[2]
Biografia
Rūdolfs Blaumanis nasce il 1º gennaio 1863 (data corrispondente al 20 dicembre 1862 secondo il calendario giuliano) a Ērgļi in Livonia, nell'area corrispondente all'attuale Lettonia. Suo padre Matīss è un cuoco, sua madre Karlīne una casalinga. Blaumanis avvia la sua educazione in una scuola privata ad Ogre, dove studia fino al 1875. Si trasferisce quindi a Riga, dove prosegue gli studi in una scuola commerciale di lingua tedesca fino al 1881. Dopo il diploma lavora come contabile: è in questo periodo che inizia a produrre i primi lavori letterari. Il suo racconto natalizio Wiedergefunden viene pubblicato per la prima volta nel 1882 sul giornale in lingua tedesca Zeitung für Stadt und Land.
Nel 1904 torna a vivere nella fattoria natale a Ērgļi per motivi economici, ma nel 1906 si trasferisce nuovamente a Riga, dove condivide fino al 1908 un appartamento con il pittore lettone Jānis Rozentāls e la moglie di quest'ultimo, la cantante finlandese Elli Forssell.[2] Nel 1908 le sue condizioni di salute iniziano a peggiorare a causa della tisi, ma le ristrettezze economiche non gli consentono di sottoporsi alle cure mediche: grazie ad una colletta organizzata da amici e colleghi scrittori, tuttavia, nella tarda estate di quell'anno entra nel sanatorio di Punkaharju, in Finlandia. La sua permanenza dura soltanto pochi mesi, poiché a causa dell'aggravarsi della malattia muore il 4 settembre 1908 (il 22 agosto secondo il calendario giuliano) a 45 anni.[3]
Sapnis - Sogno. traduzione di Paolo Pantaleo, Venezia, Damocle Edizioni, 2013, ISBN978-88-96590-56-0. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto) Testo a fronte lettone-italiano.
Andriksons. Paolo Pantaleo, Andriksons, su Biblioteca Baltica, 11 settembre 2014. URL consultato il 20 maggio 2019.