«La guerra è diversa dall'addestramento, il fischio delle pallottole e il botto delle esplosioni fanno una paura paralizzante, ma come graduato dovevo fingere coraggio e sprezzo del pericolo e dopo qualche mese diventai davvero coraggioso.»
«Non mi sono sacrificato alla guerra perché certo della vittoria, ma perché era mio dovere farlo, ho sentito come una vocazione verso la patria spirituale dell'Europa e ho trascurato la mia incolumità, ora sono qui perché così ha voluto il destino.»
Nel maggio del 1945 i partigiani si presentarono nell'abitazione milanese della famiglia Sermonti con l'intenzione di prelevare il giovane Rutilio che delle spie avevano segnalato indossare la divisa della RSI, ma – come ricordò il fratello Vittorio – era riuscito ad ingannarli mostrando una tessera anarchica.[10] Il fatto colpì molto Vittorio che – nel libro Se avessero, dedicato al rapporto con il fratello – prendendo a pretesto quel momento drammatico si pone la domanda "Se avessero sparato a mio fratello?".[10]
Il dopoguerra
Finita la guerra si laureò in giurisprudenza ed esercitò la professione forense. Contestualmente si dedicò all'attività politica. Dirigente del FAR, nel dicembre 1946 è tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano, dal quale fuoriuscirà nel 1954 per protesta dopo l'insediamento di Arturo Michelini come nuovo segretario del partito ritenuto troppo aperto con la Democrazia Cristiana.
Nel dicembre 2014, l'allora novantatreenne Sermonti fu indagato per associazione sovversiva, in quanto accusato dagli inquirenti di essere l'ideologo di un presunto gruppo neofascista denominato "Avanguardia Ordinovista" al quale avrebbe dato «sostegno ideologico» compilando una bozza di costituzione denominata "Statuto della Repubblica dell'Italia Unita" ispirata all'epoca fascista[12]. Sermonti respinse tutte le accuse sostenendo di non aver nemmeno mai sentito parlare dell'organizzazione[3].
Da molto tempo costretto all'uso di una sedia a rotelle, è morto nel 2015 all'età di 93 anni[13]. Riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Palidoro, lungo la via Aurelia.
La passione per la natura
Appassionato della natura, fin da giovane si recava a passeggiare sulla costa toscana durante la burrasca e si immergeva nel mare alla ricerca di forme di vita da osservare. Sermonti ricordò spesso l'incontro sottomarino con un polpo che non osò catturare e a cui poi dedicò una novella[14].
Negli anni tra le due guerre visitò assiduamente il giardino zoologico di Roma e da appassionato disegnatore fu incaricato nel dopoguerra dal conservatore del Museo civico di zoologia di RomaGiuseppe Tamino di riprodurre graficamente gli animali per il museo[15]. Le opere di Sermonti dopo essere state viste a Roma furono commissionate anche da altri musei italiani come quello di Genova e Milano[15]. Sermonti prestò la sua opera anche per il cinema realizzando un capodoglio per il film del 1969 di Marco FerreriIl seme dell'uomo e alcuni scheletri di dinosauri per il telefilm L'isola del tesoro[15].
«Lo Stato non deve essere contro la natura, deve essere organico, nel senso che sono tutte le sue parti a collaborare per il bene comune, come l'uomo deve imparare dalla natura, così lo Stato deve guardare ad essa come modello, non può l'uomo porsi contro natura.»
Prolifico autore di numerosi libri a carattere storico, si dedica anche allo studio autonomo delle scienze naturali e biologiche contestando le teorie evoluzionistiche e del darwinismo[14][16].
È stato anche apprezzato pittore e ceramista in cui rappresentò principalmente animali[15].
Opere
Socrate in Indonesia.
Rapporto sull'evoluzionismo.
Disciplina giuridica dell'artigianato.
Valori corporativi.
Il prezzo della salvezza.
I Carabinieri nella storia d'Italia;
L'Uomo, l'ambiente e se stesso.
Stato Organico. Unica Democrazia Seria, Settimo Sigillo, 2003.
Grande Spirito. Incontro con gli Indiani nordamericani
Il linguaggio della lingua.
Evoluzionismo: scienza o frode?.
Noi e Loro (storie di uomini e di bestie).
L'Italia nel XX secolo.
con Pino Rauti, Storia del fascismo, CEN Centro Editoriale Nazionale, Roma, 1976, 6 voll.: Vol. I, Le interpretazioni e le origini- Vol. II, Verso il governo - Vol. III, La conquista del potere - Vol. IV, Nascita di una nazione - Vol. V, L'espansione e l'Asse - Vol. VI, Nel grande conflitto
Una vita di pensiero e militanza.
La grande truffa.
Lineamenti per uno Stato organico.
Rapporto sull'evoluzionismo.
Non morirò del tutto
(opera postuma), Lo spirito di Roma. In cinque episodi, CinabroEdizioni, 2020.