La rilevanza enciclopedica di questa voce o sezione sull'argomento internet è stata messa in dubbio.
Motivo: Non si evince enciclopedità; la narrazione presenta ovvietà e citazioni di fatti circostanziati che nulla hanno a che vedere (Trump ed altri e una tal causa)
Questa voce o sezione sull'argomento internet è ritenuta da controllare.
Motivo: traduzione approssimata (si citano dei rappresentanti in luogo di politici); Dalla narrazione sembra che l'iscrizione di 3 personaggi abbiano fatto la differenza.
Per i suoi primi sette anni, i contenuti di Rumble sono stati in gran parte video virali e notizie da fonti dei media tradizionali. Nell'agosto 2020, tuttavia, il membro della Camera dei Rappresentanti Devin Nunes ha accusato YouTube di essere eccessivamente censorio e ha iniziato a pubblicare i suoi video su Rumble. Presto seguirono altri importanti conservatori, come Dinesh D'Souza, Sean Hannity e il politico Jim Jordan.[1][2][3] L'ex presidente degli Stati UnitiDonald Trump si è iscritto ufficialmente a Rumble il 26 giugno 2021, in preparazione per la registrazione della sua campagna elettorale in Ohio.[4]
Design e restrizioni
Assieme ad altre quattro schede nella sua interfaccia principale, Rumble presenta "canali consigliati" e a seguire una scheda "Guadagni".[5]
Rumble consente inoltre ai suoi utenti di generare entrate dai loro video.[5]
L'11 gennaio 2021, Rumble ha intentato una causa antitrust contro Google per i suoi risultati di ricerca, chiedendo danni superiori a $ 2 miliardi.[11][12] Rumble ha affermato che Google manipola il suo algoritmo in modo da favorire YouTube rispetto alla sua piattaforma nei risultati di ricerca. Rumble sostiene che questo riduce il suo pubblico e si traduce in minori entrate pubblicitarie.[13] Ad agosto 2021, il caso era in corso.[14]