Iniziò la carriera di attore in un teatro della sua città. Nel 1955 si unì al gruppo "Os Jograis", di San Paolo, e si esibì al fianco di attori come Ruy Afonso, Italo Rossi e Felipe Wagner. Esordì sul grande schermo nel 1952 nel filmAppassionata, per la Compagnia Cinematografica Vera Cruz.
Sostenne ruoli importanti in telenovelas come O Rei dos Ciganos (1967), A Rainha Louca (1967), O Passo dos Ventos (1968), Gabriela (1975), O Grito (1975), Dona Xepa (1977), Marina (1978).
Forse il suo lavoro televisivo più noto risale al 1976, quando egli fu scelto per la parte di Leôncio Almeida, spietato proprietario di schiavi nella telenovela La schiava Isaura[1] , che fu accolta molto bene a livello globale e divenne un successo in Africa, Europa orientale e America Latina.[1] Fu la prima telenovela trasmessa in Polonia e Unione Sovietica e divenne la prima serie televisiva ad andare in onda in Cina con un'attrice straniera nel ruolo principale.[1] Rubens de Falco, che interpretava Leôncio Almeida, venne definito "il grande cattivo del dramma televisivo brasiliano" dall'attrice protagonista Lucélia Santos.[1]
Interpretò nuovamente un potente fattore, il Barone de Araruna, nella telenovela del 1986, Il cammino della libertà, lavorando ancora accanto a Lucélia Santos, che questa volta dava il volto alla figlia ribelle.
L'ultima apparizione di De Falco come attore televisivo avvenne nel ruolo del padre di Leoncio Almeida nel 2004 nel remake Rede Record di La schiava Isaura.[1]
Morte
Rubens de Falco morì il 22 febbraio 2008 per insufficienza cardiaca presso l'unità geriatrica sanitaria del CIAI a San Paolo.[1]
Vita privata
Non era sposato e non lasciò discendenti. Ebbe una breve relazione con la collega Susana Vieira, sua partner nella telenovela Marina.