Roverchiaretta

Roverchiaretta (Roverchiara)
frazione
Roverchiaretta (Roverchiara) – Veduta
Roverchiaretta (Roverchiara) – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
ComuneRoverchiara
Territorio
Coordinate45°15′37″N 11°15′49″E
Altitudine18 m s.l.m.
Abitanti500[1] (2008)
Altre informazioni
Cod. postale37050
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
PatronoMadonna del Carmine
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roverchiaretta (Roverchiara)
Roverchiaretta (Roverchiara)
Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Oratorio di Santa Maria delle Grazie

Roverchiaretta (in passato Roverchiara di Sotto), 500 abitanti, è l'unica frazione di Roverchiara in provincia di Verona. Il centro urbano dista circa 2 km dal capoluogo e si sviluppa nella parte occidentale del territorio comunale a ridosso degli argini del fiume Adige quasi interamente sulla strada che conduce a Bonavigo e Minerbe.

Al di fuori di esso vi sono alcune corti rurali e piccoli borghi.

Storia

L'origine del nome di Roverchiaretta è legata a quella del capoluogo. La frazione deve essere sempre stata un'appendice di Roverchiara o comunque dipendente da essa. Inoltre l'etimologia del nome di Roverchiaretta va a confermare la presenza di un bosco (rubus) tra Roverchiara e il corso del fiume Adige (dove appunto sorge Roverchiaretta).

In passato come oggi, Roverchiaretta ha sempre avuto un'elevata importanza per quel che riguarda il settore della viabilità, infatti qui è sempre esistito un ponte che attraversa il fiume Adige.

A Roverchiaretta sorgono numerose ville, palazzi ed edifici storici , tra cui le rovine di un'antica corte chiamata "Il Monastero" perché appartenuta già nel XV° secolo all'ordine religioso degli Umiliati e dal 1571 al monastero dei Chierici Regolari Teatini fino alla soppressione nel 1772 su disposizione del Doge[2].

Economia

La fonte di ricchezza principale è l'agricoltura. Sui fertili terreni di Roverchiaretta si coltivano mais, barbabietole e mele. È inoltre molto diffuso l'allevamento avicolo e bovino in particolare di tori da carne. Negli untimi anni si sta diffondendo anche la coltivazione di orticole.

Note

  1. ^ circa
  2. ^ Remo Scola Gagliardi," LE CORTI RURALI TRA ADIGE E MENAGO dal XV° al XIX° Secolo" Ed. Banca Agricola Popolare di Cerea pp.206 207

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