Romeo Ricciuti (Giuliano Teatino, 5 ottobre 1930 – L'Aquila, 25 settembre 2024[1]) è stato un politico italiano, presidente dell'Abruzzo dal 1977 al 1981 e più volte sottosegretario di Stato e deputato della Repubblica.
Biografia
Ricciuti nacque a Giuliano Teatino nel 1930. Laureatosi in giurisprudenza, diventò esponente della Coldiretti, arrivando a ricoprire il ruolo di direttore di federazione.
Attività politica
Entrò in politica tra le file della Democrazia Cristiana e diventò esponente della sezione abruzzese del partito, militando nella corrente fanfaniana.
Alle prime elezioni regionali abruzzesi del 1970 venne eletto al Consiglio regionale nella provincia dell'Aquila,[2] manenendo l'incarico anche dopo le elezioni del 1975 e [3] quelle del 1980.[4] Durante la seconda consiliatura ricoprì anche il ruolo di vicepresidente dell'assemblea per pochi mesi, da luglio a ottobre del 1975.[5] Nel 1977 venne eletto dal Consiglio presidente della regione Abruzzo, concludendo il mandato nel 1981. Fu inoltre sindaco dell'Aquila per pochissimi giorni tra il 12 ottobre e il 24 ottobre 1985.
Alle elezioni politiche del 1983 fu eletto alla Camera dei deputati per la IX legislatura, venendo riconfermato in tale carica anche nelle elezioni del 1987 e in quelle del 1992. Durante il mandato parlamentare ricoprì diversi incarichi: durante la IX legislatura fu membro della XIII Commissione (lavoro - assistenza e previdenza sociale - cooperazione) dal 12 luglio 1983 al 1º agosto 1986 e della IX Commissione (lavori pubblici) dal 27 gennaio 1984 al 1º luglio 1987; durante la X legislatura fu membro dell'VIII Commissione (ambiente, territorio e lavori pubblici) dal 4 agosto 1987 al 22 aprile 1992; infine, durante l'XI legislatura fu membro della IV Commissione (difesa) dal 9 giugno 1992 al 19 maggio 1993, della V Commissione (bilancio, tesoro e programmazione) dal 19 maggio 1993 al 14 aprile 1994 e membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari dal 23 settembre 1992 al 14 aprile 1994.
Ricoprì inoltre alcuni incarichi governativi: fu, infatti, sottosegretario di Stato al ministero dell'industria, commercio e artigianato nel governo Goria (1987-1988) e sottosegretario al ministero dell'agricoltura e foreste nei governi Andreotti VI (1989-1991) e Andreotti VII (1991-1992).
Altre attività
Nel 1994 lasciò definitivamente la politica e venne nominato presidente di Selex ES dal governo Berlusconi I.[6]
È stato inoltre a lungo presidente del Circolo Aquilano, la più antica associazione della città dell'Aquila.[7]
Note
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