Come è confermato dal cronista Reginone era figlio del conte di Auxerre e poi conte di Borgogna Transgiurana, Corrado II[1] (ca. 835-876), e di Waldrada, come risulta dalle Mémoires concernant l'histoire civile et ecclésiastique d'Auxerre et de son ancient diocese, in cui il nuovo re dei Franchi occidentali, Luigi il Balbo, dopo la morte del marito, la conferma proprietaria dell'abbazia di Saint-Germain d'Auxerre[2], di cui non si conoscono gli ascendenti. Corrado II di Borgogna era il figlio secondogenito del conte di Parigi, poi conte di Auxerre e primo conte di Borgogna Transgiurana, Corrado I di Borgogna (circa 800- circa 863) e di Adelaide d'Alsazia, come ci viene confermato nei Miraculis Sancti Germani: Adelaide, di natali gloriosi era la moglie del principe Corrado, anche lui di fulgida stirpe[3] (805-dopo l'866), figlia secondogenita del conte di Tours, Ugo e della moglie Ava o Bava[4], come risulta dal testamento di Gerardo di Rossiglione, conte di Vienne[5].
Biografia
Alla morte del padre, nell'876, Rodolfo, da poco maggiorenne gli successe nel titolo di conte (o duca o marchese) della Borgogna Transgiurana[6].
Tra l'880 e l'885, Rodolfo aveva sposato Willa di Provenza (nel documento n° 379, datato 14 giugno 929, dei Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I la sorella di Rodolfo, Adelaide, cita Willa di Provenza, definendola regina[7].) (ca. 873- prima del 924), figlia del re di ProvenzaBosone (che fosse la figlia di Bosone è confermato da due documenti dei Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I, n* 633 e 631 entrambi del 943, in cui il re di Arles, Corrado I, cita il nipote di Willa, Carlo Costantino, definendolo parente[8][9]) e della sua prima moglie di cui non si conoscono né generalità né ascendenti (l'esistenza di questa moglie è confermata dagli Annales Fuldenses, che affermano che il conte di Provenza, Bosone, avvelenò la (prima) moglie[10] e non (come erroneamente da alcuni viene sostenuto) di Ermengarda d'Italia, figlia dell'imperatore Luigi il Giovane e di Engelberga d'Alsazia.
Rodolfo viene citato nel documento n° 112, datato 15 febbraio 885, dell'imperatore, Carlo il Grosso, come vassallo fedele e diletto nostro marchese[11].
Nell'894, Rodolfo inviò un contingente in aiuto al marchese d'Ivrea, Anscario I, che voleva tagliare la strada ad Arnolfo di Carinzia[17], che si ritirava dall'Italia[14] dopo aver portato la guerra[18] al re d'Italia e imperatore, Guido II di Spoleto. Arnolfo superò lo sbarramento e attaccò Rodolfo, saccheggiò il Vallese, ma non riuscì a sconfiggere Rodolfo che evitò di combattere ritirandosi sui monti[14]. Arnolfo poi inviò il figlio Sventiboldo, con truppe fresche, a continuare invano le ricerche di Rodolfo che continuò a sottrarsi al combattimento[14]. Nell'895, in una dieta a Worms Arnolfo proclamò Sventiboldo re di Lotaringia (che includeva anche la Borgogna), cioè di tutto il regno che era stato governato da Lotario II di Lotaringia[14]. Ma tale rivendicazione in Borgogna non ebbe alcun effetto e Rodolfo mantenne il controllo del regno sino alla morte.
Nel 911, approfittando della lotta tra il re dei Franchi orientali o di Germania, Corrado I di Franconia e quello dei Franchi occidentali o di Francia, Carlo il Semplice, Rodolfo tolse a Corrado la città di Basilea[19].
Secondo gli Annales Lausannenses, Rodolfo morì il 25 ottobre 911[20], mentre secondo l'Herimanni Augiensis Chronicon, Rodolfo morì nel 912[21], lasciando in eredità al figlio Rodolfo il titolo di Re di Borgogna Transgiurana. La moglie, Willa, dopo che era rimasta vedova, nel 912, sposò, in seconde nozze, Ugo di Provenza[22].
Discendenza
Rodolfo e Willa di Provenza ebbero quattro (forse sei) figli:
Luigi (?- dopo il 929, che, nel documento n° 379, datato 14 giugno 929, dei Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I, Adelaide, la sorella di suo padre Rodolfo, lo cita, definendolo nipote[7]), conte di Thurgau, nel 928, che aveva sposato Edgifa figlia del re Edoardo il Vecchio del Wessex, come è indicato nelle Europäische Stammtafeln[25], vol III n° 736 (non consultate)..
^René Poupardin, I regni carolingi (840-918), pag. 626
^abcdefgLouis Halphen, Il regno di Borgogna, pag. 808
^Arnolfo di Carinzia, quale discendente, se pur illegittimo, dei Carolingi avrebbe voluto ripristinare il controllo su tutti i domini che erano stati di Carlomagno e acconsentì di malavoglia a concedere il regno di Borgogna a Rodolfo.