Il 30 dicembre ci fu l'insediamento di Roberto come principe ed il papa, che era andato a Capua per la cerimonia, lo reclutò subito per l'impresa.
Il papa probabilmente sperava di usare Capua come contrappeso contro la Puglia, come ai tempi del nonno e del bisnonno di Roberto, ed anche Roberto potrebbe aver pensato di assumere il ruolo di principale protettore del papa, come i suoi antenati.
Tuttavia, egli aveva una personalità debole e presto cadde malato, così quando Ruggero arrivò con il suo esercito la coalizione cominciò le trattative.
Onorio riuscì persino a negoziare l'indipendenza di Capua ma, nel 1129, Roberto si sottomise alla sovranità del duca di Puglia e l'anno successivo, il 25 dicembre 1130, fu lui che come vassallo più importante pose la corona reale sul capo di Ruggero.
Roberto fuggì a Pisa, dove radunò una flotta e mosse guerra contro Ruggero in Sicilia, invece la flotta Pisana devastò Amalfi, prendendo un grande bottino.
Carico di questo bottino ed accompagnato da una delegazione papale, Roberto andò in Germania per invocare l'aiuto dell'imperatore.
Nella primavera 1137 l'imperatore scese nel meridione con Papa Innocenzo II, Enrico l’Orgogliosoduca di Baviera ed una grande esercito.
Essi presero Benevento, Bari, e la stessa Capua, insediarono Rainulfo come duca di Puglia e Roberto in Capua, rivendicando questi atti in battaglia.
Ma quando l'imperatore lasciò l'Italia, Ruggero saccheggiò ancora Capua.
Il 25 luglio 1139, Roberto ed il papa furono sconfitti in battaglia sul Garigliano, a Galluccio, caddero in una imboscata tesa dal figlio di re Ruggero, Ruggero di Puglia.
Il papa fu catturato mentre Roberto scappò.
Essi da quel momento lo riconobbero come principatus Capuae.
Quando Alfonso morì nel 1144, Ruggero fece principe il suo quarto figlio Guglielmo.
Alla morte di Ruggero nel 1154, Guglielmo gli successe come re e duca, ma Roberto riprese Capua nel 1155.
Egli morì poco dopo e Guglielmo assorbì definitivamente Capua nel regno di Sicilia.