Richard Mansfield nacque a Berlino nel 1857, figlio del sopranooperistico Erminia Rudersdoff e del suo secondo marito, il mercante di vini inglese Maurice Mansfield, mentre sua madre era in tournée in Europa.[3]
Tornò in Inghilterra nel 1877 e durante i successivi sei anni riscosse un moderato successo come cantante di operetta, principalmente di Jean Gilbert e Arthur Sullivan.[2]
Rientrato negli Stati Uniti, nel 1882, si orientò al dramma parlato ottenendo
alcuni grandi successi, ad iniziare dalla riduzione scenica di A Parisian Romance (Un romanzo parigino, 1882) di Octave Feuillet,[1]rappresentato sotto la direzione dell'impresario Albert Marshman Palmer.[5]
Negli anni successivi adattò l'opera di Robert Louis StevensonLo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1887), dove dimostrò tutta la sua versatilità: le sue scene di trasformazione erano così realistiche che alcune donne del pubblico svenivano e alcuni spettatori avevano paura di tornare a casa da soli.[4]
Al tempo degli omicidi di Jack lo squartatore, Mansfield stava recitando a Londra al Lyceum Theatre e ricevette qualche critica e fu sospettato di essere lui Jack lo squartatore, data la sua convincente trasformazione in scena nell'opera di Stevenson.[3][4]
Nel 1894 Mansfield rappresentò Arms and the Man a New York, la prima produzione di un'opera teatrale di George Bernard Shaw in America, e si distinse anche per le pregevoli interpretazioni, tra i moderni, di Lev Tolstoj e Henrik Ibsen.[2][1]
Nel 1906 la sua rappresentazione di Peer Gynt di Ibsen fu un successo negli Stati Uniti, ma, durante la tournée, Mansfield evidenziò grandi problemi di salute.[2]
Richard Mansfield morì poco dopo, il 30 agosto 1907, a causa di un cancro al fegato.[3]
Dopo la sua morte, il The New York Times affermò: «Era il più grande attore della sua ora e uno dei più grandi di tutti i tempi».[3]
Note
^abcdle muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 231.