Reno (dal greco antico, 'Ρήνος / Rhẽnos, latinoRhenus ) o forse Eridano (greco Ἠριδανός , Ēridanós, latino Eridano ) è nella mitologia greca, uno dei 3000 dèi fluviali (ποταμοι / Potamoi), e figlio del titano Oceano e della titanide Teti.
Mentre alcune fonti[3] attribuiscono Rhinos, per evidenza etimologica, al Reno, il fiume che attraversa l'Europa occidentale dalla Svizzera ai Paesi Bassi attraverso la Germania e la Francia, altre[4] ci vedono la personificazione di un corso d'acqua proveniente dal Penisola Iberica e identificano il Reno con l'Eridano, altro dio fluviale, prima indicato come iperboreo e successivamente identificato con il fiume germanico. Per aumentare la confusione, va notato che l'Eridano è anche il nome che il greco classico dà al fiume Po dell'Italia settentrionale[5].
L'autore greco Nonno di Panopoli tralta di 'Ρήνος Ίβηρ, Reno iberico[6][7]; ibero fu anticamente un etnonimo anche attribuito agli abitanti del Caucaso, precisamente la parte che oggi conosciamo sotto il nome di Georgia[8].
Note
^ Esiodo, Teogonia, a cura di Cesare Cassanmagnago, collana Esiodo Opere, Milano, Bompiani, 2009.
^Phaethontis fulmine icti sorores luctu mutatas in arbores populos lacrimis electrum omnibus annis fundere iuxta Eridanum amnem, quem Padum vocavimus |...]
— (Plinio, Naturalis Historia, XXXVII)
^*Nonno di Panopoli, Le dionisiache, testo greco a fronte (in 4 voll.), curatori: Daria Gigli Piccardi, Fabrizio Gonnelli, Gianfranco Agosti, Domenico Accorinti, Collezione Classici greci e latini, Milano, BUR, 2003-2004.
Nonno di Panopoli, Le dionisiache, 4 voll., Collezione Biblioteca, Milano, Adelphi, 1997-2020.
^Gli Iberi è un'opera perduta del tragediografo ateniese Sofocle. Ci siamo ancora confronti a l'ambiguità del titolo solo: si trattavano degli iberi occidentali (anche se poco conosciuti in Grecia antica) o di quelli orientali?