Si laurea all'Università di Roma nel 1964 con Carlo Cestelli Guidi discutendo una tesi, poi pubblicata, sul calcolo a membrana dei gusci a doppia curvatura con superficie media a forma di paraboloide iperbolico. Inizia la sua carriera didattica appena dopo la laurea, diventando docente di tecnica delle costruzioni presso la Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma "La Sapienza". Parallelamente svolge l'attività professionale incentrata sulle grandi opere di ingegneria strutturale. Tra il 1967 e il 1969 realizza nella pianura pontina un sistema di sette serbatoi sopraelevati di forma troncoconica. Realizza nel 1969 il viadotto di Chiamarona, l'opera di maggiore impegno della strada a scorrimento veloce Potenza-Melfi-Fondo Valle Ofanto. Tra il 1969 e il 1974 realizza lo stabilimento Birra Itala Pilsen a Padova e i Silos dello stabilimento della Birra Peroni a Roma. Nel 1974, per Hoepli, in collaborazione con Carlo Cestelli Guidi, pubblica un volume sul calcolo del cemento armato con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite.
Nel 1978 diventa professore ordinario di Tecnica delle costruzioni e inizia la realizzazione del viadotto Val di Chiana. Tra il 1979 e il 1980 realizza la cupola del Palazzetto dello sport di Vasto, una volta a padiglione in calcestruzzo leggero strutturale con spessore che varia dai 30 cm all'imposta ai 15 cm sul colmo. Dal 1985 svolge l'attività di alto consulente dello stato. Nel 1985 viene nominato componente della Alta Sorveglianza dell'ANAS che deve controllare e indirizzare le scelte e la progettazione del ponte sullo stretto di Messina, alla cui evoluzione progettuale parteciperà direttamente per i successivi dodici anni. Nel 1997 è nominato membro della Commissione internazionale per la Salvaguardia e Stabilizzazione della Torre di Pisa che porterà ad un intervento di sottoescavazione controllata che ha portato a una controrotazione della struttura.
La critica
La sua architettura è stata così descritta da Franco Purini:
«Remo Calzona non è solo un grande progettista e un realizzatore di opere famose - tra le più recenti, con Carlo Aymonino, la sala di Marco Aurelio in Campidoglio - ma anche un teorico del costruire. Il suo sapere non è però solo tecnico, ma anche architettonico, storico e paesaggistico, come si può constatare osservando sia la tessitura segnica delle sue opere sia il loro inserimento in delicati contesti ambientali. Un sapere completo all’interno del quale il manufatto è visto come qualcosa di organico, una realtà vivente che è espressione dell’ambiente che lo accoglie. Un’esperienza consapevole, evolutiva, in accordo con i segni di quella scrittura terrestre che costituisce l’aspetto più profondo dei luoghi»
Ponte di Caivano sulla linea ad alta velocità RM-NA
Ponte della Musica sul Tevere, Roma
Ponte dei congressi sul Tevere, Roma
Pubblicazioni
Remo Calzona, Calcolo a membrana dei gusci a doppia curvatura con superficie media a forma di paraboloide iperbolico, Edizioni Giornale del Genio Civile, 1969
Remo Calzona, Carlo Cestelli Guidi, il calcolo del cemento armato con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite, Hoepli, 1974
Remo Calzona, Fatica e decadimento dei materiali e delle strutture sottoposte ad azioni cicliche, Edizioni Ferrocemento, 1996
Remo Calzona, Il conglomerato leggero strutturale, Edizioni Scienza e Tecnica, 1982
(EN) Remo Calzona, Behaviour of dense and lightweight concrete under multi-axial stresses, Edizioni International Congress of F.I.P., 1978
Remo Calzona, Consolidamento di un edificio dissestato dal sisma del Friuli: valutazione della sicurezza, Edizioni L'industria delle costruzioni, 1978
Remo Calzona, Epistemological aspects of safety concerning the challenge if future construction: the Messina bridge, Edizioni Saxe-Coburg, 2005
Remo Calzona, La ricerca non ha fine - Il Ponte sullo Stretto di Messina, Edizioni dei, 2008
^Calzona, allievo dell'architetto Morandi: 'Il pericolo era notissimo, Morandi molto preoccupato' be.la7.it/laria-che-tira/video/calzona-allievo-dellarchitetto-morandi-il-pericolo-era-notissimo-morandi-molto-preoccupato-14-09-2018-249932
^Corriere della Sera, Venerdì 31 agosto 2018, Pagina 12 "La relazione sull'opera e quell'inquietudine dell'ingegner Morandi" – di Giuseppe Pullara. Le criticità segnalate dal viadotto negli anni appena seguenti (...) spinsero l'ingegnere, nove anni dopo l'inaugurazione, a chiedere una consulenza ad un giovane professore di Tecnica delle costruzioni della Sapienza (...), Remo Calzona (...): "Morandi era molto preoccupato (...) Andammo a Genova (...) Fu constatato che l'opera pendeva ed aveva una risposta eccessiva ai carichi pesanti" (...) "Vidi cose che se ne avessi avuto il potere (...) mi avrebbero indotto a far chiudere il ponte".