Deriva dall'antico nome latinoRemus, di origine ignota[4][2], forse etrusca[1]. Secondo alcune fonti il nome sarebbe derivato dal toponimo di Roma[5], mentre altre ipotizzano una connessione con il greco antico ῥέω (rhéo, "scorrere", "fluire", da cui anche il nome Rea)[3].
Tale nome era portato da uno dei due leggendari fondatori di Roma, Remo, che durante una lite venne ucciso dal fratello Romolo[1][2][3][4][5]; nell'Eneide è invece così chiamato un condottiero rutulo decapitato nel sonno da Niso[7].
La sua diffusione in Italia è di epoca rinascimentale, come ripresa proprio del nome del leggendario cofondatore di Roma; è attestato su tutto il territorio nazionale eccetto il profondo Sud[1][2]. In latino è documentata la forma diminutiva Remolus, a cui però non sarebbe riconducibile il moderno nome Remolo, frutto probabilmente di un incrocio recente di Remo e Romolo[2]. Curioso è il caso di san Romolo, vescovo di Genova, il cui nome venne adattato in dialetto genovese nella forma San Rœmu, che divenne poi "San Remo"; da lui prende il nome la città di Sanremo, prima chiamata Villa Matutiæ. In inglese l'uso del nome è attestato dall'inizio del XVIII secolo[5].
Onomastico
Nessun santo ha mai portato questo nome, che quindi è adespota (va notato che il patrono e santo eponimo della città di Sanremo, ricordato il 13 ottobre, è infatti san Romolo, non "san Remo"[8]); l'onomastico si può eventualmente festeggiare il 1º novembre, in occasione di Ognissanti.