Furono sviluppate nel 1955 dal chimico statunitense Louis Fieser ed in seguito perfezionate riprendendo alcuni lavori svolti dal biochimico tedesco Richard Kuhn. Il loro scopo è permetterci di prevedere la lunghezza d'onda di massimo assorbimento di un composto nella regione UV-Vis, tenendo conto del contribuito di eventuali sostituenti e delle variazioni dovute ad altri fattori, come la conformazione, l'ingombro sterico ecc...[1]
Queste regole vanno considerate come un'estensione delle regole di Woodward-Fieser. Difatti, queste ultime funzionano bene per i composti carboniliciconiugati, i dieni coniugati. Quando si parla di polieni, tali regole danno valori in accordo con i dati sperimentali soltanto per molecole che presentano un massimo di quattro doppi legami. Dal quinto in poi le deviazioni dai dati empirici diventano troppo significative.[2][3][4][5]
Dal momento che gran parte dei polieni (coniugati e non) si presenta con più di quattro legami (un esempio sono pigmenti naturali come i carotenoidi) si rese necessario sviluppare nuovi metodi di calcolo di λmax.
Dunque utilizzato le equazioni sopracitate si può ricavare ciò che ci serve ai fini di un'analisi spettrale qualitativa.
Esempi
β-carotene
È il precursore della Vitamina A ed è costituito da tante unità isopreniche. I valori sperimentali di λmax si aggirano sui 452 nm, mentre quelli di εmax intorno a 15.2 x 104. Vediamo di calcolare i valori.[2][3][4]