Fino all’Ottocento il Comune era basato sull’agricoltura di sussistenza, in particolare l’allevamento del bestiame. Dalla fine dell’Ottocento agli ultimi decenni del Novecento si è assistito alla comparsa di diverse industrie, alberghi e infrastrutture pubbliche (centrali idroelettriche, infrastrutture militari ecc.). Negli ultimi decenni, il ridimensionamento di queste imprese, soprattutto federali, ha determinato un calo sia economico che demografico.
Nell'inverno 1950-1951, il territorio di Quinto fu teatro di valanghe che distrussero edifici agricoli situati nelle località di Cadagno e Cassin di Sotto.[1]
Il 26 novembre 2023, con una votazione popolare consultiva, è stata approvata la proposta di aggregazione con il vicino Comune di Prato Leventina.[2]
Le frazioni più importanti e popolose sono Ambrì e Piotta; le altre principali sono Altanca, Catto, Deggio, Lurengo, Scruengo, Ronco e Varenzo[6].
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Nel territorio di Quinto operano il patriziato di Altanca (presidente Arturo Mottini), il patriziato Generale di Quinto (presidente Claudio Juri), il patriziato di Piotta e Boggesi Alpe Ravina (presidente Livio Gobbi), il patriziato di Varenzo (presidente Carla Cattaneo), il patriziato di Catto-Lurengo (presidente Marino Jelmini), la corporazione Boggesi Alpe di Prato (proprietaria dell'Alpe Ravina a 1 775 m s.l.m. nel comune di Airolo; presidente Germano Juri), il patriziato di Deggio-Quinto (presidente Diego Bronner), il cassinarescio delle Tre Terre (presidente Germano Bronner), il vicinato di Ambri Sopra (presidente Claudio Juri), il vicinato di Ambri Sotto (presidente Fausto Croce) e la corporazione Boggesi Alpe Piora (proprietaria dell'Alpe Piora a 1 964 m s.l.m.; presidente Germano Bronner)[senza fonte].
Sul piano di Ambrì si possono praticare sport aviatori grazie alla presenza dell'aeroporto di Ambrì con una pista d'atterraggio di 2 km. Nella parte ovest del comune, sulla piana in località Audan, esiste un piccolo centro per la pesca sportiva, il tennis e l'arrampicata indoor. A Piotta, fino al 2019, era possibile svolgere il tiro a segno obbligatorio e sportivo a 300 m (fucile) e a 25 m (pistola), in seguito lo stand di tiro è stato smantellato per far spazio al bacino di demodulazione della nuova centrale Ritom. L'infrastruttura scolastica presente ad Ambrì comprende anche una palestra per la ginnastica a uso scolastico e, accanto, una piscina per il nuoto e un campetto di calcio.
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Piero Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S.A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 179-191.
Fiorentino Galliciotti (a cura di), Il flagello bianco nel Ticino, Bellinzona, Arti grafiche Arturo Salvioni & co., 1953.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 36-38, 40-41, 91, 123, 125, 176, 180, 285, 291, 295, 383, 401, 407, 449, 470, 482, (Varenzo) 484, 495, 498, (Varenzo, Altanca) 499, 500-511.
Agostino Robertini et alii, Quinto, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 327-355.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 109-112.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Stefano Barelli, Le «imprese» della chiesa di S. Ambrogio a Catto, in Archivio Storico Ticinese, 143, Casagrande S. A., Bellinzona giugno 2008, 105-110.
Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 215, 232 nota.
Valeria Farinati, Centrali idroelettriche d'autore, in «Arte&Storia», Il Ticino dell'acqua. Dalla formazione geologica del Cantone alle attività economiche, Edizioni Ticino Management, anno 12, numero 54, aprile-luglio 2012. Lugano 2012.