Proxima Centauri c (chiamato anche Proxima c o Alpha Centauri Cc) è un controverso candidato esopianeta che si ritiene orbita attorno alla stella nana rossa Proxima Centauri, che è la stella più vicina al Sole e parte di un sistema stellare triplo. Si trova a circa 4,2 anni luce (1,3 parsec; 40 trilioni di chilometri; 25 trilioni di miglia) dalla Terra nella costellazione del Centauro, rendendolo, Proxima b e Proxima d gli esopianeti conosciuti più vicini al Sistema Solare. Proxima Centauri c è una super-Terra o mini-Nettuno circa 7 volte più massiccia della Terra, orbitando a circa 1,49 UA attono alla sua stella (223 milioni di km; 139 milioni di mi) ogni 1.928 giorni locali (5,28 anni). A causa della sua grande massa e della sua distanza da Proxima Centauri, l'esopianeta è inabitabile, con una temperatura di equilibrio di circa 39 K (-234,2 °C; -389,5 °F). Il pianeta non sta transitando verso la sua stella madre dal punto di vista di un osservatore dalla Terra. Il pianeta è stato segnalato per la prima volta dall'astrofisico italiano Mario Damasso e dai suoi colleghi nell'aprile 2019. Il team di Damasso aveva notato movimenti minori di Proxima Centauri nei dati sulla velocità radiale provenienti dallo strumento HARPS dell'ESO, indicando un possibile secondo pianeta in orbita attorno a Proxima Centauri. La scoperta è stata pubblicata nel gennaio 2020. Nel giugno 2020, l'esistenza del pianeta è stata inizialmente confermata utilizzando i dati astrometrici di Hubble da c. 1995, permettendone la determinazione dell'inclinazione e della massa reale. Sempre nel giugno 2020, una possibile controparte di Proxima c ripresa direttamente è stata rilevata nell'infrarosso con SPHERE, ma gli autori ammettono di "non aver ottenuto un rilevamento chiaro". Se la loro sorgente candidata è infatti Proxima Centauri c, è troppo luminoso per un pianeta della sua massa ed età, il che implica che il pianeta potrebbe avere un sistema di anelli con un raggio di circa 5 RJ.
Tuttavia, uno studio del 2022 ha messo in dubbio la natura planetaria del segnale di velocità radiale osservato corrispondente a Proxima c, attribuendolo a effetti sistematici. Se così fosse, non è chiaro il motivo per cui le osservazioni astrometriche abbiano rilevato quella che sembrava essere una firma planetaria simile.