Protect the Land/Genocidal Humanoidz è un singolo del gruppo musicale statunitense System of a Down, pubblicato il 6 novembre 2020.[1]
Antefatti
Il 4 ottobre 2020, pochi giorni dopo l'inizio della guerra nell'Artsakh, il batterista John Dolmayan ha contattato gli altri componenti della formazione con l'intento di riunire i System of a Down per registrare un brano per la popolazione armena e che potesse attirare l'attenzione dei media sul conflitto stesso.[2] Trovato l'accordo, il chitarrista e cantante Daron Malakian ha inviato loro il brano Protect the Land, originariamente composto nel 2019 per una possibile inclusione nel terzo album dei Daron Malakian and Scars on Broadway; poco tempo dopo il quartetto ha deciso di registrare anche un secondo brano, Genocidal Humanoidz, tratto da una jam session tenuta da Malakian, Dolmayan e il bassista Shavo Odadjian tra il 2016 e il 2017.[2]
Descrizione
«Probabilmente siamo l'unico gruppo rock che ha dei governi come nemici, l'unico gruppo rock che è in guerra. Ho scritto questi brani per sostenere il morale delle nostre truppe e degli armeni in tutto il mondo.»
Il singolo ha segnato la prima pubblicazione di materiale inedito da parte del gruppo a distanza di 15 anni dall'uscita degli album Mezmerize e Hypnotize. Il tema principale ricorrente in entrambi i brani è di carattere politico, mentre dal punto di vista musicale risultano differenti: Protect the Land è tipicamente hard rock ed è guidato da un riff di chitarra e dalle voci di Malakian e Serj Tankian,[3] mentre Genocidal Humanoidz è più pesante e veloce, direzionandosi verso sonorità più punk.[2]
Video musicali
Contemporaneamente alla pubblicazione del singolo, i System of a Down hanno presentato un video musicale per Protect the Land, co-diretto da Odadjian e Ara Soudjian e mostrante scene del conflitto nell'Artsakh e della bandiera della regione alternate con quelle dei quattro componenti dei System of a Down fermi a fissare la telecamera.[4]
Il 30 gennaio 2021 è stato reso disponibile quello per Genocidal Humanoidz, diretto da Odadjian e Adam Mason.[5]
Tracce
Testi e musiche di Daron Malakian.
- Protect the Land – 5:07
- Genocial Humanoidz – 2:35
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[6]
- Gruppo
- Altri musicisti
- Orbel Babayan – organo (traccia 1)
- Produzione
Classifiche
- Genocidal Humanoidz
Classifica (2020)
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Posizione massima
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Stati Uniti (rock & alternative)[10]
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15
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Ungheria (download)[11]
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14
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Note
- ^ Fabio Marco Ferragatta, SYSTEM OF A DOWN: i due nuovi brani "Protect The Land" e "Genocidal Humanoidz", su ImpattoSonoro, 6 novembre 2020. URL consultato l'8 novembre 2020.
- ^ a b c (EN) Kory Grow, Hear System of a Down's First New Music in 15 Years, 'Protect the Land' and 'Genocidal Humanoidz', su Rolling Stone, 6 novembre 2020. URL consultato l'8 novembre 2020.
- ^ (EN) Merlin Alderslade, System Of A Down's New Music: Our First Impressions, su loudersound.com, Louder, 6 novembre 2020. URL consultato l'8 novembre 2020.
- ^ (EN) Aaron Grech, System of a Down Releases New Video for Dramatic Comeback Song "Protect The Land", su Mxdwn Music, 6 novembre 2020. URL consultato l'8 novembre 2020.
- ^ (EN) Kory Grow, System of a Down to Launch 'Genocidal Humanoidz' Video With Charity Livestream, su Rolling Stone, 25 gennaio 2021. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ (EN) Note di copertina di Protect the Land/Genocidal Humanoidz, System of a Down, American Recordings, 19439843847, 7", 2020.
- ^ (NL) System Of A Down - Protect The Land, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 24 gennaio 2021.
- ^ (EN) System of a Down - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su Billboard. URL consultato il 24 gennaio 2021.
- ^ (EN) System of a Down - Chart history (Mainstream Rock Airplay), su Billboard. URL consultato il 24 gennaio 2021.
- ^ a b (EN) System of a Down - Chart history (Hot Rock & Alternative Songs), su Billboard. URL consultato il 24 gennaio 2021.
- ^ a b (HU) Single Top 40 slágerlista: 2020. 46. hét: 2020. 11. 06. - 2020. 11. 12., su slagerlistak.hu, Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 24 gennaio 2021.
Collegamenti esterni