Le fonti storiche riguardo l'origine e la storia di Pratoianni sono piuttosto scarse: al pari degli altri paesi nell'interflumine tra Salto e Turano, Pratoianni potrebbe trarre la sua origine dall'incastellamento di un abitato preesistente, fenomeno avvenuto all'epoca dell'invasione dei saraceni nell'area durante il X secolo o precedentemente - già nel V secolo - all'epoca delle guerre gotiche.
Solo a partire dal XIII secolo si ha notizia, nelle fonti documentali, di una chiesa dedicata a San Giovanni - sita nella zona chiamata Prato Iohannis - da cui l'attuale toponimo.
L'abitato, legato ai destini dell'abbazia di San Salvatore Maggiore, è stata per molti secoli nel territorio del ducato Romano prima e dello Stato Pontificio poi, a ridosso del confine con il Regno di Napoli segnato nell'area - per un lungo tratto - dal corso del fiume Salto.
Senza dubbio il monumento più importante nel territorio di Pratoianni è l'abbazia di San Salvatore Maggiore: il complesso monumentale - di interesse storico - si trova infatti sul monte Letenano a poco meno di 1 km dal centro del paese - nel territorio del comune di Concerviano - nell'attuale perimetro della frazione.
Nella piazza centrale di Pratoianni si trova il monumento ai Caduti di tutte le Guerre realizzato nel 1981 dall'artista reatino Bernardino Morsani e dedicato alla memoria del capitano Ubaldo Buzzi[1].
Note
^Il 21 agosto 2011, in occasione del trentennale del monumento, le autorità civili e religiose - presenti il sindaco di Concerviano, il vescovo Lorenzo Chiarinelli, il presidente della provincia di Rieti, assessori e consiglieri comunali e provinciali, - hanno presenziato alla deposizione di una corona in memoria di tutti i Caduti e ringraziato pubblicamente Mariano Buzzi, presidente del comitato che nel 1981 si fece promotore dell'iniziativa di realizzare il monumento.