Le PTT, inizialmente chiamate Postes et Télégraphes (P&T), poi Postes, Télégraphes et Téléphones (PTT), e dal 1959Postes et Télécommunications[1] (conservando tuttavia la sigla PTT), erano l'ente pubblico responsabile dei servizi postali, telegrafici e telefonicifrancesi nei secoli XIX e XX.
Storia
XV secolo
Quando nascono le poste reali esistono già diverse piccole reti postali private: le messageries universitaires della Sorbona, la posta interna degli ordini religiosi, i servizi di corrieri dei mercanti e banchieri.
1464: Luigi XI organizza il primo servizio postale statale che trasporta solo messaggi dei funzionari pubblici a mezzo di cavalleggeri[2]. Il sovrano divide il corpo dei cavalleggeri delle scuderie reali in due gruppi: i courriers du cabinet o chevaucheurs chevauchant, ovvero i corrieri incaricati portare la posta a cavallo, e le postes assises ("poste sedute") incaricate di gestire le stazioni di posta ed il cambio dei cavalli. Queste prime stazioni di posta, create sul modello italiano, sono comandate da un mastro di posta (l'autenticità del l'editto del 1464 è talvolta messa in dubbio in quanto ci è pervenuto solo in una copia del 1660, che contiene numerosi anacronismi[3]). Se la data del 1464 non è sicura, l'apparizione della posta è un processo complesso che può essere datato fra il 1475 ed il 1480[4].
1479: Luigi IX istituisce la carica di contrôleur général des chevaucheurs, deputato al controllo delle strade postali. Il primo sistema regolare di stazioni di posta sulle maggiori strade francesi è ormai in funzione, la Messagerie royale mette a disposizione corrieri e cavalli postés, ovvero cavalli da monta freschi ad ogni stazione di posta, permettendo a una lettera di percorrere 400 chilometri in ventiquattro ore[5] quando le stazioni sono teoricamente distanti dalle quattro alle sette leghe, donde i favolosi stivali delle sette leghe[6].
XVI secolo
1576: Enrico III crea dei messaggeri giudiziari per il trasporto dei prigionieri e dei fascicoli delle cause, ma che sono autorizzati anche a trasportare lettere dei privati, pacchi inferiori alle cinquanta libbre e viaggiatori. Essi fanno concorrenza alle Messageries Universitaires, che dominano il trasporto della corrispondenza dal XIII secolo, e alle Messageries Royales[7].
XVII secolo
1672: i cognati Léon Pajot e Louis Rouillé fondano la Ferme générale des postes per la posta delle lettere. Pagano un canone al re Luigi XIV per la concessione di questo servizio. Le Messageries Universitaires e le Messageries Royales vedono ridursi i loro diritti in favore della Ferme[8]. La Poste aux Lettres ha sede nell'hôtel de Villeroy in 9, rue des Déchargeurs, angolo con 34, rue des Bourdonnais, nel quartiere delle Halles di Parigi[9].
1689 : ingrandimento e costruzione al 9, rue des Déchargeurs del Bureau général de la Poste ("ufficio postale centrale"). Un cabinet noir permetteva ai servizi segreti del re Luigi XIV di leggere le lettere che sembravano interessanti. L'edificio, considerato monumento nazionale, esiste tuttora[10] ·[11].
XVIII secolo
1738: le famiglie Grimod e Thiroux sostituiscono le famiglie Pajot e Rouillé alla testa della Ferme générale des postes e vi rimarranno fino alla Rivoluzione francese[12].
1850 : estensione del monopolio esistente sul telegrafo ottico al telegrafo elettrico.
1853: l'amministrazione dei telegrafi diventa una direzione del Ministero dell'interno.
1855 : viene distribuito per la prima volta il "calendario delle poste".
1865 : la convenzione telegrafica internazionale di Parigi vede la nascita dell'Unione telegrafica internazionale (UTI), che diventerà in seguito l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT).
1868 : la Francia partecipa alla fondazione del Bureau télégraphique international, istituito in seguito alla convenzione di Vienna.
1870 : decreto che stabilisce l'unificazione delle amministrazioni delle poste e dei telegrafi[13].
1874 : adesione della Francia all'Unione generale delle Postee, che nel 1878 si trasformerà nell'Unione Postale Universale.
1879: creazione del Ministero delle Poste e Telegrafi dalla fusione della Direction de l'exploitation postale, che aveva fatto capo fino ad allora al Ministero delle Finanze, con la Direction des lignes télégraphiques, che invece appartenenva al Ministero dell'interno.
^ Eugène Vaillé, Histoire générale des postes françaises. De Louis XI à la création de la surintendance générale des postes (1477-1630), Presses universitaires de France, 1949, p. 5.
^ Jacques Borredon, explicitations et commentaires, in Code de la voirie routière et textes annexes, Éditions du Papyrus, 2006, p. 13..
^ Camille Allaz, Histoire de la poste dans le monde, Flammarion, 2013, p. 221..
^Arrêté du 7 octobre 1904 Le Ministre du Commerce de l'Industrie et des Postes et Télégraphes arrête : La station radiotélégraphique d'Ouessant est ouverte à partir du 10 octobre 1904 à l'échange des correspondances privées avec les navires en mer
Bibliografia
Revue des PTT de France. Éditée par l'Administration Française des P.T.T. à partir de 1946.
« Histoire des postes françaises depuis la Révolution », Eugène Vaillé, Que sais-je?, Presses universitaires de France 1947.
« L'Exode d'un ministère à Vendôme, 2 septembre 1939, mi-juin 1940 », Pierre Plouseau, Corsaire Éditions 2009.