Porte romane di Aosta

Porte romane di Aosta
La facciata principale di Porta Praetoria.
CiviltàRomana
UtilizzoIngresso / uscita alla città
EpocaRomana
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneValle d'Aosta

Le porte romane di Aosta sono i resti delle porte di accesso al castrum romano di Augusta Prætoria Salassorum, e si trovano all'estremità delle vie principali dette Decumanus Maximus e Cardus Maximus: sono la Porta Praetoria (la porta principale ), la Porta Principalis Dextera, la Porta Principalis Sinistra e la Porta Decumana, che permettevano di entrare e uscire dalla città dai quattro punti cardinali.

Porta Decumana

Questa porta delimitava a ovest la via chiamata Decumanus Maximus che si protraeva fuori dalla città fino al colle del Piccolo San Bernardo: le rovine oggi sono situate nel lato nord di via Édouard Aubert. La porta durò fino al 1812, anno in cui venne demolita. Ora, sopra i resti della porta, sorge la Biblioteca regionale di Aosta e le rovine sono tuttora visitabili al suo interno, contaminate in altre epoche storiche: si leggono le tracce dell'Ospizio di carità e della residenza di Jean-Boniface Festaz.[1]

Porta Principalis Sinistra

Questa porta è situata all'estremità della via che portava al Gran San Bernardo. Fino al 1843 erano ancora visibili i resti della porta ancora in piedi. I resti delle fondamenta sono tuttora visitabili nei sotterranei del Museo archeologico regionale della Valle d'Aosta con un tratto delle mura romane cittadine.

Porta Principalis Dextera

Questa porta sorge nella parte meridionale delle mura e permetteva di accedere alla campagna e alle altre città. Nel 1894 venne ritrovata, nei pressi della porta, la base in arenaria di una statua di Augusto eretta dalla popolazione dei Salassi nel 23 a.C. con un'iscrizione: "Salassi incolae qui inizio se Colonna Contulerunt".

Porta Praetoria

Lo stesso argomento in dettaglio: Porta Praetoria (Aosta).

Note

  1. ^ Espace Porta Decumana sul sito del Sistema Bibliotecario Valdostano

Voci correlate

Collegamenti esterni