Il toponimo Sestrera, come anche quelli più noti di Sisteron o Sestriere[3], deriva dal termine provenzalesistre, che indica scisto o, più in generale, roccia argillosa, sfaldabile.[4]
Prima dell'apertura delle moderne strade di collegamento tra il Piemonte meridionale e la Liguria occidentale la Porta Sestrera fu una delle principali vie di comunicazione tra il Cuneese la Riviera ligure[3].
Nell'aprile del 1944 la zona fu coinvolta nella Battaglia di Pasqua tra le truppe nazifasciste e i partigiani italiani; questi ultimi, dopo durissimi scontri attorno al Pian delle Gorre, ripiegarono sulla Porta Sestrera e di qui si sganciarono spostandosi verso Carnino e la testata della Val Tanaro.[5]
Descrizione
Il colle si apre sul crinale Pesio/Ellero tra le Rocce Gaudioline (a nord-ovest, 2.356 ms.l.m.) e i Rastelli del Marguareis, un gruppo di elevazioni che lo separano dall'insellatura della Porta Marguareis (2.298 ms.l.m.). Mentre la valletta che sale dal Rifugio Garelli è piuttosto stretta e impervia, il punto di valico si presenta ampio e erboso.[6]
^ AA.VV., L'Universo, su books.google.it, vol. 20, Istituto geografico militare, 1939, p. 291. URL consultato l'11 aprile 2020.
^ Club Alpino Italiano, Piemonte, in I sentieri per la libertà: Itinerari per conoscere le montagne della Seconda guerra mondiale e della Resistenza, RCS - Corriere della Sera, 2015, p. 165. URL consultato l'11 aprile 2020.
^ AA.VV., Piemonte (eccetto Torino), Touring club italiano / Garzanti, 1961, p. 320. URL consultato l'11 aprile 2020.
^ Iris Kürschner, 60 Rifugio Garelli - Upega, in GTA Grande Traversata delle Alpi: attraverso il Piemonte fino al Mediterraneo. 65 tappe. GPS, Bergverlag Rother, 2012, p. 240. URL consultato l'11 aprile 2020.