Porta Fiume (o porta Franca o porta del Ponte) è una delle porte cittadine di Cesena.[1][2][3][4]
Storia
La porta era uno degli accessi occidentali, parte della cinta muraria della città, e risale al XII o al XIII secolo; venne ristrutturata nel 1491 e fungeva anche da torre di controllo, l'unica superstite delle due collocate agli estremi del Ponte di San Martino che, fino al 1393, scavalcava il fiume Savio; in quell'anno una frana deviò il corso del fiume.[2] Durante la seconda guerra mondiale venne danneggiata ma fu poi restaurata nel dopoguerra.[1] Tra il XIX e il XX secolo, al fine di attuare un risanamento delle zone degradate della città, vennero compiuti sventramenti nel centro urbano che interessarono parzialmente le antiche strutture difensive ai lati delle diverse porte.[4]
Descrizione
Ha una forma rettangolare; attraverso un'apertura ad arco è presente un passaggio pedonale che permette di accedere al Ponte di San Martino risalente al X o all'XI secolo e che terminava originariamente presso una porta successiva andata poi distrutta.[1] Nei lati a nord-est e a sud-ovest è visibile la merlatura ghibellina e, nella parte interna del barbacane, sono visibili i vani a volta con le feritoie.[2]
Note
Bibliografia
- Roberto Casalini, Storia di Cesena. Dalla preistoria all'anno Duemila, Il Ponte Vecchio, 2013, ISBN 8865413344.
- Antonio Dal Muto, Cesena sparita. Una passeggiata nella Cesena di inizio '800 da Porta Romana a Porta Fiume, EBS Print, 2019, ISBN 8893497549.
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