Il nome deriva dalla nobile famiglia pisana dei Buozi, e si trovava di fronte all'omonima via,[1] oggi sparita.
Nel XX secolo, per consentire l'espansione dell'ospedale, il Comune provvide a demolire tutta la parte di antiche mura medioevali all'interno dell'area destinata ad uso ospedaliero per garantire nuove viabilità e strutture. L'antica porta è l'unico, piccolo, pezzo rimasto di quel tratto.
Maria Grazia Santelli, La scuola adotta un monumento: cantiere ITIS: dieci anni di progetti e di restauri, Pisa, Edizioni ETS, 2009, ISBN978-88-467-2577-6.