Uno scienziato, una coppia di biologi in crisi, una contessa, un tenente della marina, il dottor Leimor e la dottoressa Annie vanno su un'isola tropicale per effettuare delle ricerche. Arrivati sul luogo, scoprono che un test nucleare ha provocato delle mutazioni genetiche tra gli animali, che hanno assunto dimensioni spropositate. Si scopre anche che un uomo del luogo è stato trasformato in un terribile mostro dal volto deformato e dal pene gigantesco, che gira per l'isola sventrando le donne.
Il gruppo si ritrova bloccato sull'isola, poiché qualcuno ha disancorato la loro barca. Simone si ritrova faccia a faccia con il mostro, che la sventra dopo averla stuprata; la medesima fine toccherà alla contessa. Il dottor Leimor viene strangolato, mentre il tenente riesce ad uccidere il mostro con un colpo di fucile subacqueo e a fuggire insieme ad Annie. Per festeggiare i due hanno un amplesso a bordo della barca.
Produzione
Il film fu girato a Santo Domingo contemporaneamente con Sesso nero e Hard Sensation, spostandosi nelle varie località gli attori recitavano le battute di un film, si cambiavano i vestiti e recitavano le battute dell'altro film, e dopodiché cambiavano località.
In origine il film non doveva essere un porno, e si doveva intitolare solamente Holocaust. Fu un'idea della produzione trasformarlo in hard.[1] Joe D'Amato dichiarò: «Volevamo scioccare il pubblico... era da poco che si facevano film hard e ancora non si sapeva da che parte andare».[2]
Il respiro affannoso del mostro che spia le ragazze, la caverna in cui si rifugia, il suo diario rivelatore e il suo passato da uomo normale, sono presenti anche in Antropophagus, girato da D'Amato nel 1980.
Note
^ Autori vari, Nocturno Dossier numero 35. Al tropico del sesso. Guida al cinema erotico esotico italiano, Milano, Nocturno Cinema, giugno 2005.
^ Marco Giusti, Scheda su Porno Holocaust presente in Stracult. Dizionario dei film italiani, Roma, Frassinelli, 2004, p. 650, ISBN88-7684-813-4.