Era la personificazione divina e maschile del mare, nato agli albori della creazione ed era il mare stesso, non solo la sua divinità residente[1].
È antecedente agli dei dell'Olimpo e non possiede nessuna leggenda a lui dedicata e figura solo nelle genealogie teogoniche e cosmogoniche.
La sua controparte femminile è Talassa e nei mosaici greco-romani Ponto è spesso raffigurato con una testa gigantesca, le corna di chele di granchio ed una barba grigio-acquosa.
Nella maggior parte dell'arte musiva però, al suo posto viene rappresentato Oceano che nell'evoluzione della mitologia prese il suo posto[1].
La scultura romana del II secolo d.C. (in foto) rappresenta Ponto che sorge dalle alghe ed ha un timone nella mano destra e si appoggia alla prua di una nave. Indossa una corona murale ed accompagna Fortuna, i cui drappeggi appaiono a sinistra.
Ponto e Fortuna sono divinità protettrici gemelle del porto di Tomis (l'odierna Costanza).
Nella cultura di massa
Ponto è uno degli antagonisti principali del manga I Cavalieri dello zodiaco - Episode G, in cui ha come scopo sacrificare i Titani (a esclusione della sua alleata Mnemosine) affinché sua madre Gaia (unico essere per cui dimostri una forma d'amore) possa tornare in vita assorbendone la Dunamis (il Cosmo degli dei) e riportare la Terra nelle mani degli dei che la crearono.
Note
^abcd(EN) Ponto, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.