I polipi (dal grecoπολύς, polýs, "molto" e πούς, poùs, "piede", quindi "dai molti piedi"), sono animali acquatici di diversa taglia appartenenti al phylum degli Cnidaria.
Spesso il termine polipo è usato erroneamente per riferirsi al polpo, che appartiene invece al phylum dei Mollusca[2].
Sistematica
In alcune classi (idrozoi, scifozoi e cubozoi), la forma di polipo rappresenta uno dei due stadi vitali dell'organismo e può risultare ridotta o prevalente rispetto al successivo stadio di medusa.
In questi casi il polipo si riproduce asessualmente per gemmazione o strobilazione fino alla trasformazione in medusa, la quale potrà riprodursi sessualmente mediante creazione di gameti.
Nella classe degli antozoi e in alcuni idrozoi lo stadio di medusa è assente e i polipi possono riprodursi con le due modalità.[1]
I polipi corallini dell'ordine Scleractinia vivono all'interno di una "coppa", il corallite, che funge da sostegno all'animale e all'interno del quale il polipo si può ritrarre. Il corallite è composto di aragonite, che è una forma cristallina di carbonato di calcio, secreto dal polipo stesso. Ogni polipo può essere unito ai polipi adiacenti grazie al cenosarco: una membrana fatta da mesoglea ricoperta da un sottile strato di epidermide che collega gastrovascolarmente ogni polipo, permettendo così lo scambio di nutrienti[3].
Sono di norma sessili o sedentari (effettuano rilocalizzazioni sporadiche). Fanno eccezione i polipi che appartengono a colonie natanti (formate da polipi e meduse) come Velella velella.[senza fonte]