Pocket Digimon World (ポケットデジモンワールド?, Poketto Dejimon Wārudo) è un videogioco di ruolo realizzato da Bandai per PlayStation nel 2000. Esistono tre versioni del gioco, Pocket Digimon World[1], Pocket Digimon World: Wind Battle Disc (ポケットデジモンワールド ウインドバトルディスク?, Poketto Dejimon Wārudo Uindo Batoru Disuku)[2] e Pocket Digimon World: Cool & Nature Battle Disc (ポケットデジモンワールド クール&ネイチャーバトルディスク?, Poketto Dejimon Wārudo Kūru & Neichā Batoru Disuku)[3][4]. Il titolo mantiene le stesse caratteristiche di base in tutte le sue incarnazioni, con le uniche differenze legate ai Digimon disponibili, gli oggetti ed elementi di minor rilievo.
Trama
È stato aperto un museo a Digiworld, che mostra la storia e gli artefatti del mondo digitale. Tuttavia un giorno alcuni Digimon malvagi fanno irruzione nella struttura e rubano tutti gli oggetti esposti. Così Jijimon, il proprietario dell'edificio, chiede l'aiuto di un Domatore di Digimon per recuperare i reperti. Quest'ultimi consistono in opere d'arte, musica e dati sui Digimon, i quali possono essere visti dal giocatore dopo averli recuperati.
Modalità di gioco
Il gioco è principalmente basato sull'utilizzo del PocketStation[5][1], difatti tutti e tre i titoli usufruiscono di tale periferica per ricreare un'esperienza simile a quella del Digimon virtual pet[4][5]. Nella casa di Jijimon possono essere scaricate un massimo di cinque Digiuova per ogni Memory Card e solo una di queste può essere covata attraverso il PocketStation. Il giocatore ha il compito di crescere il proprio Digimon, allenandolo, insegnandogli nuove tecniche e facendogli sconfiggere i nemici sull'Isola di File[4]. Inoltre, il Digimon allevato può essere utilizzato nella modalità multigiocatore grazie all'opzione Colosseum e si ha anche la possibilità di trasferirlo nella versione giapponese di Digimon World 2[2][3].
Sconfiggendo alcuni boss, il giocatore otterrà quattro tipi di oggetti numerati: un filmato, una foto, un pacchetto di dati e un frammento di memoria. Il filmato in CG[4][3] non è altri che una versione con i personaggi buoni che va a sostituire quello introduttivo che presenta invece gli antagonisti del gioco. Il pacchetto di dati invece consiste nelle informazioni dei Digimon che possono essere utilizzate per sbloccare altri personaggi nel D-1 Grand Prix, un minigioco che presenta la Polygon Battle, quest'ultima compatibile con il WonderSwan[4].
La versione originale di Pocket Digimon World è incentrata su Agumon, Biyomon, Veemon e le loro rispettive digievoluzioni di tipo fuoco, dinosauro e Dramon, inoltre è anche l'unica edizione che permette di accedere al livello Città Fattoriale[N 1]. Wind Battle Disc invece presenta come protagonisti Patamon e Gatomon e le loro forme angeliche assieme a vari Digimon di tipo demone; qui ci si può recare presso la Palude dei Gekomon[N 1]. Cool & Nature Battle Disc invece offre due set diversi di creature, il primo chiamato Cool è caratterizzato da Digimon acquatici e di tipo ghiaccio, mentre il secondo Nature è incentrato su Digimon di tipo insetto e pianta; il livello inedito è la Terra Ghiacciata[N 1].
Accoglienza
Al momento dell'uscita, i quattro recensori della rivista Famitsū hanno dato un punteggio di 25/40 alla versione originale[6].
Note
- Annotazioni
- Fonti
- ^ a b c (JA) ポケットデジモンワールド, su jp.playstation.com, PlayStation. URL consultato il 16 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2021).
- ^ a b c (JA) ポケットデジモンワールド ウイングバトルディスク, su jp.playstation.com, PlayStation. URL consultato il 16 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
- ^ a b c d (JA) ポケットデジモンワールド クール&ネイチャー バトルディスク, su jp.playstation.com, PlayStation. URL consultato il 16 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2021).
- ^ a b c d e f Pocket Digimon World: Cool & Nature Battle Disc, su Multiplayer.it, 2 marzo 2001. URL consultato il 5 luglio 2021.
- ^ a b (EN) International Previews: PocketStation, in Official U.S. PlayStation Magazine, vol. 2, n. 7, Ziff Davis Media, aprile 1999, pp. 80-82.
- ^ (JA) ポケットデジモンワールド, su Famitsū. URL consultato il 28 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2021).
Voci correlate
Collegamenti esterni