Piero Melfa, all'anagrafe Pietro Melfa (Caltanissetta, 1944), è un compositore italiano.
Biografia
Inizia la carriera artistica nella sua città, studiando canto e pianoforte[1].
Nel 1965 partecipa come cantante al Festival degli sconosciuti di Ariccia[2], ma non è presente nella serata finale a causa della morte del padre, e la sua esibizione è sostituita da un nastro magnetico[3].
Decide quindi di trasferirsi a Roma e di dedicarsi alla composizione, e l'anno dopo ottiene il primo successo con "L'amore se ne va", brano che compone con Amedeo Tommasi con il testo scritto da Giulio D'Ercole e Alberto Morina, che diventeranno suoi collaboratori abituali; il brano viene proposto a Carmelo Pagano[4], che lo presenta al Festival delle rose 1966 in abbinamento con Luisa Casali, e la canzone si classifica al primo posto, grazie anche all'arrangiamento di Tommasi e all'interpretazione di Pagano[5].
La canzone diventa un successo in tutto il mondo, grazie a Dusty Springfield che la incide in inglese con il titolo Give me time[6][7] ed a Angela Maria che la incide in portoghese con il titolo Na noite que se vai[8].
L'anno successivo ottiene un buon successo con Ricordo un ragazzo[9], brano dedicato a Luigi Tenco, che il complesso beat Le Pecore Nere presenta al Cantagiro 1967[10]; sempre nel 1967 scrive per Rita Pavone Per una come me[11] e Sempre più su (inserita nella colonna sonora del film Rita la zanzara[12] e che ha tra gli autori del testo Lina Wertmüller[13]) e Giuro per Marcello Fattorini[14].
Nel 1969 è tra gli autori (con Franco e Giorgio Bracardi di Qualcuno per te per i Pyrañas[15].
Il suo maggiore successo come autore lo ottiene nel 1970 con Una favola blu, che viene incisa da Claudio Baglioni sul lato A del suo primo 45 giri Una favola blu/Signora Lia[16] e che il cantautore romano presenta a Un disco per l'estate 1970[17]; Baglioni inoltre include il brano anche nel suo album di debutto, Claudio Baglioni[18].
Una favola blu viene incisa nel 1971 da José Feliciano[19], mentre il cantante brasiliano Paulo Henrique la traduce in portoghese intitolandola Jamais te esqueci[20]; nello stesso anno Gene Pitney incide due canzoni di Melfa, Una ragazza nel cuore e Bisogna amare per vivere[21].
Melfa decide poi di allontanarsi dal mondo della musica leggera e di dedicarsi alla musica sacra, componendo diversi brani sacri tra cui Panis Angelicus, Messa in mi minore, Ave Maria e Pater Noster[22].
Le principali canzoni scritte da Piero Melfa
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni