Bahá'u'lláh fece questa prescrizione nel Kitáb-i-Aqdas e in due Tavole separate, note come Suriy-i-Hajj, indicando le modalità per ciascuno di questi due pellegrinaggi[1].
Stabilì l'obbligatorietà del pellegrinaggio una volta nella vita purché si fosse in condizione di poterlo affrontare e non vi si frapponessero ostacoli di alcuna natura, lasciando, tuttavia, liberi di scegliere la casa da visitare.
Poiché non è possibile visitare attualmente i due siti indicati originariamente, il pellegrinaggio bahá'í per ora è limitato alla visita dei luoghi santi che si trovano ad Haifa, ad Acri, e nel complesso costituito dal Mausoleo di Bahá'u'lláh e dalla Villa di Bahjí con il loro adiacente giardino; non molto lontani dal Centro Mondiale Bahá'í, sul monte Carmelo.
Attualmente vengono organizzati dalle molte Comunità bahá'í sparse nel mondo solo dei pellegrinaggi in Israele, di nove giorni, in cui i pellegrini possono visitare i diversi siti sacri, ma è possibile fare anche una visita più breve di soli tre giorni[1] .
Il pellegrinaggio di nove giorni non sostituisce quelli prescritti inizialmente da Bahá'u'lláh che i Bahá'í si riservano di effettuare, qualora si rendessero possibili, seguendo le concernenti indicazioni organizzative della Casa Universale di Giustizia.
I siti
I siti che i Bahá'í visitano durante il pellegrinaggio di nove giorni sono:[2]