I Parliament sono stati un gruppo musicale statunitense, considerati fra le formazioni più innovative del funk e fra i massimi ispiratori dell'hip hop.[1] Essi vengono considerati, assieme ai Funkadelic (che erano in realtà composti dagli stessi musicisti), la principale formazione P-Funk, stile contaminato da James Brown, Sly Stone, dal sound della Tamla Motown e al rock degli MC5 e degli Stooges.[2][3]
Storia
Originariamente conosciuti come Parliaments, un gruppo doo-wop degli anni sessanta fondato da George Clinton, i Parliament esordirono con l'album Osmium del 1970, segnato dal caratteristico sound del produttore Bernie Worrell e da cui fu estratto il singolo Breakdown, che raggiunse il trentesimo posto delle classifiche.[4] Nel 1972 entrò nell'organico il bassista Bootsy Collins, che aveva già collaborato con i J.B.'s di James Brown.[4] I Parliament pubblicarono i primi dischi di successo a partire dalla metà degli anni settanta fra cui i singoli Up for the Down Stroke (1974) e Chocolate City, giunti rispettivamente al decimo e al ventiquattresimo posto della classifica R&B.[4] Il seguente Mothership Connection (1975) è considerato uno dei capolavori del gruppo e contiene svariati brani considerati classici del genere funk fra cui la title track, P. Funk (Wants to Get Funked Up) e Tear the Roof off the Sucker (Give Up the Funk).[4] L'album Funkentelechy Vs. the Placebo Syndrome (1977) fu il primo album del collettivo a raggiungere il primo posto in classifica.[4] Poco più tardi, nel 1978, la band riuscì nuovamente raggiungere il primo posto delle classifiche R&B con i singoli Flash Light e Aqua Boogie (A Psychoalphadiscobetabioaquadoloop).[5] La band è inoltre celebre per i concerti esuberanti e colmi di riferimenti all'afrofuturismo come quelli che tenne durante il P-Funk Earth Tour. Alcuni brani registrati in occasione di questi concerti sono documentati su Live: P-Funk Earth Tour (1977).[1] Il gruppo si sciolse nel 1980 dopo la pubblicazione dell'album Trombipulation.[2]
Nel 2018, i Parliament pubblicarono, durante una reunion temporanea, l'album Medicaid Fraud Dogg, uscito solamente in formato digitale.[6]
Discografia
Note
- ^ a b Eddy Cilìa, Federico Guglielmi, Rock. 500 dischi fondamentali, Giunti, 2002, p. 156.
- ^ a b (EN) George Clinton, Parliament, Funkadelic, Bernie Worrell, su scaruffi.com. URL consultato il 27 febbraio 2020.
- ^ Ezio Guatamacchi, La storia del rock: Con la prefazione di Renzo Arbore, Hoepli, 2014, capitolo 10.
- ^ a b c d e (EN) Parliament, su allmusic.com. URL consultato il 28 febbraio 2020.
- ^ (EN) George Clinton, su georgeclinton.com. URL consultato il 28 febbraio 2020.
- ^ George Clinton rientra in Parlamento, su giornaledellamusica.it. URL consultato il 27 febbraio 2020.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Parliament, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Parliament, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Parliament, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Parliament, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Parliament, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Parliament, su WhoSampled.
- (EN) Parliament, su Genius.com.
- (EN) Parliament, su Billboard.
- (EN) Parliament, su IMDb, IMDb.com.