Il Paludititan era un piccolo sauropodetitanosauro, con un'altezza al garrese di circa 2 metri (6 piedi e 7 pollici). Gregory S. Paul nel 2016, stimò la lunghezza di Magyarosaurus e di Paludititan, da lui considerato lo stesso genere, a 6 metri (19,6 piedi) di lunghezza per il peso di una tonnellata.
I resti fossili di Paludititan mostrano almeno quattro caratteristiche uniche, autapomorfie, che dimostrano che l'animale è una specie distinta da altri titanosauri comparabili. Nella vertebre posteriori della schiena, la parte superiore della lamina centrodiapophysealis anteriore, la cresta anteriore sul lato inferiore del processo laterale, è obliquamente curvata sul davanti e sopra mentre corre parallela all'inizio della lamina posteriore centrodiapophysealis, sulla cresta posteriori, invece di toccarla.[1]
Classificazione
Fin dalla sua scoperta il Paludititan è stato identificato come appartenente a Titanosauria. Più precisamente, si è considera un probabile membro dei Lithostrotia. Un'analisi cladistica ha suggerito che l'animale sia un sister taxon del sudamericano Epachthosaurus.[1]
Storia della scoperta
Nel 2002, una spedizione belga-rumena scoprì lo scheletro di un sauropode nel letto del fiume Râul Mare, a Nǎlaţ-Vad. Ciò che scoprirono era lo scheletro di sauropode più completo mai scoperto in Romania. Nel 2010, venne descritta la specie tipoPaludititan nalatzensis nominata e descritta da Zoltán Csiki, Vlad Codrea, Cǎtǎlin Jipa-Murzea e Pascal Godefroit. Il nome generico, Paludititan deriva dal latinoPalus ossia "palude" e dal termine grecotitan ossia "titano". Il nome specifico, nalatzensis si riferisce al luogo del ritrovamento, ossia Nǎlaţ-Vad.[1]
L'olotipo, UBB NVM1, è stato trovato nel bacino di Haţeg, in un'aggregazione rocciosa siltite della Formazione Sânpetru, risalente agli inizi del Maastrichtiano. L'olotipo si compone di uno scheletro parziale a cui manca il cranio. Lo scheletro contiene tre vertebre dorsali, almeno nove vertebre caudali, dodici chevron, la metà destra del bacino, l'ischio sinistro, l'estremità inferiore del femore destro e due artigli delle zampe. I resti erano disarticolati tra di loro, ma data la stretta associazione tra di loro è probabile che rappresentino un singolo individuo.[1]
Alcuni degli autori che descrissero il Paludititan considerato la possibilità che lo scheletro potrebbe in realtà appartenere ad un esemplare di Magyarosaurus, un altro sauropode titanosauro che condivideva lo stesso habitat di Paludititan. I resti difatti se sovrapposti erano identici. D'altra parte, nessuno dei due mostrano alcune caratteristiche uniche condivise, sinapomorfie, inoltre il Magyarosaurus è noto da una posizione diversa. Pertanto è giustificabile tenere i due generi separati, in attesa di ulteriori scoperte.[1]