Il palazzo sorge poco distante dalla chiesa parrocchiale costruito intorno al 1780-1790[1] su una precedente abitazione risalente del 1641 e di proprietà della famiglia Merenda, che i Guerini avevano successivamente ereditato[1].
Storia
Commissionato da Faustino Guerrini (1705-1795), nobile residente a Borgosatollo all'architetto bresciano Antonio Marchetti. Il Marchetti che nello stesso periodo stava seguendo i lavori per la costruzione della nuova parrocchiale è noto per aver partecipato anche ad altri cantieri nelle vicinanze.
Con la morte di Faustino Guerrini e dei pochi eredi la famiglia si estinse ed il palazzo passò ai Richiedei, fino ad arrivare nel 1852 ad Andrea Filippini[1] e successivamente alla famiglia Facchi.
La facciata è sostenuta da un portico di cinque campate sorrette da sei colonne in stile toscano. I cinque archi hanno ampiezze diverse: larghi sono quello centrale e i due esterni, mentre quelli che li inframezzano sono di più modeste dimensioni, in modo che le colonne risultino accoppiate[2]. Una tipologia molto insolita ma già presente in un'altra opera del Marchetti presso il vicino Capodimonte.
Gli storici Coccoli & Bosio (2006), ipotizzano che l'interno del palazzo dovesse avere un aspetto diverso sa quello odierno e sostengono che lo sviluppo interno originale non fu mai completato[2].
Il palazzo dopo numerosi anni di abbandono è stato recentemente restaurato.
Note