La palazzina U.S.L. è un edificio situato in via A. Marti, 263 a Lucca. Con la sua articolazione di volumi elementari attorno al corpo centrale (parallelepipedi e cilindri) rappresenta una significativa declinazione del Razionalismo italiano architettonico nell'epoca fascista, tra le più interessanti dell'area lucchese.
Storia
Conosciuta dai cittadini lucchesi come "la palazzina rossa", la costruzione sorge nel 1934, come sede dell'Istituto d'igiene sociale, e risponde alle esigenze del Consorzio provinciale antitubercolare, cui si deve anche la realizzazione di un piccolo fabbricato (sempre nello stesso terreno antecedentemente acquistato dal Consorzio) ad un solo piano fuori terra destinato ad asilo diurno infantile, edificio caratterizzato dal colonnato presente sul prospetto principale e dalla copertura a terrazza praticabile.
L'edificio non ha subito nel tempo modifiche nell'impianto planivolumetrico e nella destinazione d'uso.
L'edificio sorge all'interno di un lotto lungo il viale A. Marti, a suo tempo acquistato dal Consorzio provinciale antitubercolare, prospiciente la cinta muraria in prossimità della nuova porta IV Novembre, oggi San Iacopo alla Tomba, ed è inserito nel quartiere residenziale periferico di San Marco.
La palazzina, a pianta articolata si eleva su due piani fuori terra più il seminterrato.
La copertura piana a terrazza risulta essere praticabile e accessibile ai diversi piani per mezzo di aperture al piano rialzato e dalla scala principale al piano secondo.
Le terrazze, corredate dalle semplici ringhiere visibili nelle facciate, ai diversi piani sono chiuse al camminamento e risultano essere senza pavimentazione finale, ma con la dovuta impermeabilizzazione a vista.
Le piante del fabbricato sono articolate da un corridoio presente ai vari piani e da un vano scala di collegamento verticale posto in evidenza sul prospetto principale verso viale A. Marti con una forma circolare.
L'edificio realizzato nel 1934 presenta una volumetria rigorosa e composta, di semplice qualificazione formale. Caratterizzata nel prospetto sud dal corpo del vano scala di forma circolare con grossa finestratura e dall'ingresso elevato ad un piano coperto a terrazza con parte di pavimento realizzato in vetrocemento, per dare luce al locale sottostante.
Le finestre sono di varie dimensioni e assumono nei prospetti una caratteristica architettonica tipica dell'architettura degli anni '30.
Sulle facciate della palazzina non sono presenti particolari o elementi decorativi. La muratura realizzata di tipo tradizionale risulta essere intonacata a calce e tinteggiata di colore rosso.
Bibliografia
Poggi M. C., 1996, Gli Orzali, una famiglia di ingegneri, Architetti, Costruttori, Tesi di Laurea, Facoltà di Architettura, Firenze
Giusti M. A. (a cura di), 1995, Le età del Liberty in Toscana, Atti del convegno di studi, Firenze.